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Polska Akademia Umieje̜tności <Krakau> / Komisja Historii Sztuki [Hrsg.]; Polska Akademia Nauk <Warschau> / Oddział <Krakau> / Komisja Teorii i Historii Sztuki [Hrsg.]
Folia Historiae Artium — 30.1994

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Recenzje
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Gawrońska-Oramus, Beata: Il Maestro della Crosifissione di Fiesole, un nuovo tentativo di attribuzione dell' "Imago Pietatis" del Wawel
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https://doi.org/10.11588/diglit.20615#0135
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Folia Historiae Artium, t. XXX (1994)
PL ISSN 0071-6723

RECENZJE

IL MAESTRO DELLA CROCIFISSIONE DI FIESOLE, UN NUOVO IEMATIYO
DI ATTRIBUZIONE DELL’,,IMAGO PIETATIS” DEL WAWEL*

II presente lavoro e dedicato a una tavola
ąuattrocentesca italiana raffigurante u n’Imago
Pietatis appartenente (nr inv. 2177) alla Colle-
zione Statale del Museo del Castello del Wa-
wel 1. La storia antecedente del dipinto rimane
ignota e la sua stessa paternita resta una que-
stione controversa.

La prima a prendere posizione in merito
e stata Maria Skubiszewska, secondo la ąuale
1’opera „unisce in se tratti dell’arte veneziana,
padovana e fiorentina” e 1’impostazione del tema
dimostra una dipendenza dalFarte di Giovanni
Bellini, mentre „la monumentale atmosfera della
scena” e „rimpiego di un’ardua prospettiva nel
raffigurare le gambę di Cristo” tradiscono l’ispi-
razione a „opere tarde del Mantegna”2. Nono-
stante ąueste convergenze Skubiszewska conside-
ra fiorentino ąuesto dipinto argomentando che
„ąuesta supposizione trova conferma neH’affresco
del convento di S. Girolamo sulla Costa, a Firenze
(attualmente nr 8628 delFAccademia fiorentina),
che corrisponde fedelmente alla composizione
del Wawel, attribuito da Bernard Berenson alla

* Questo tentativo di attribuzione nasce in polemi-
ca eon 1’articolo di A. P a d o a R i z z o, Ualtare della
Compagnia dei Tessitori in San Marco a Firenze della
cerchia di Cosimo Rosselli dl Cigoli (Antichita Viva,
27, 1989), p. 17—24.

1 II dipinto fu trasmesso al Museo dal Ministero
della Cultura e dell’Arte nel 1945, restando cosi nel
castello del Wawel, dove negli anni dell’occupazione
tedesca (1939—45), si era trovato a far parte della
collezione d’arte che gli occupanti raggrupparono
nell’allora sede del Governatorato Generale. La sua
storia antecedente ci e ignota.

2 M. Skubiszewska, Pietas Christi [w:] Ma-
larstwo włoskie XIV i XV wieku w zbiorach polskich.
Wystawa z muzeów i zbiorów polskich z udziałem
Galerii Narodowej w Pradze i Muzeum Sztuki w Bu-
kareszcie, red. A. Różycka-Bryzek [La pittura

scuola del Botticelli3 e nel catalogo delhAccade-
mia ritenuto appartenente alla scuola fiorentina
di influenza botticelliana delhultimo ąuarto del
XV secolo” 4.

Carlo Ludovico Ragghianti, pur concordando
eon la tesi della Skubiszewska sulkorigine fio-
rentina, ritiene il dipinto opera giovanile di Do-
menico Ghirlandaio, e piu precisamente del
periodo degli affreschi di Passignano5. La stu-
diosa polacca, invece, conferma la propria da-
tazione (fine del XV secolo) e sostiene che ,,1’au-
tore delLImapo Pietatis del Wawel va cercato
nella cerchia dei pittori che si richiamavano
all’arte di Botticelli” 6.

Nella mia tesi di laurea, seguendo Skubi-
szewska, ho cercato 1’autore del ąuadro in esame
fra gli artisti influenzati dalia pittura di Botti-
celli. Per vari motivi e emersa in ąuella sede la
figura di Jacopo del Sellaio. Tuttavia l’omoge-
neita stilistica, tipica dei pittori fiorentini di me-
dio valore, rende la Pieta cracoviana simile anche
ad altre opere anonime, in particolare alla Crocż-
fissione della chiesa di San Domenico, a Fiesole.

Italiana del XIV e del XV secolo nelle collezioni po-
lacche. Mostra di pezzi dei musei e delle collezioni
polacche eon il contributo della Galleria Nazionale di
Praga e del Museo d’Arte di Bucarest, a cura di
A. Różycka-Bryzek], Kraków 1961, p. 79—80.

3B. Berenson, Pitture Italiane del Rinascimen-
to, Milano 1936, p. 102.

4 U. P r o c a c c i, La Galleria dell’Accademia di
Firenze, Roma 1951, p. 48.

5C. Ragghianti, Pittura Italiana a Craconia
(Critica d’Arte, 10, 1963), p. 59.

6 M. Skubiszewska, Malarstwo włoskie w
zbiorach wawelskich [La pittura italiana nelle Colle-
zioni del Wawel], Kraków 1973 (Państwowe Zbiory
Sztuki na Wawelu. Katalogi zbiorów 1) [Cataloghi
della Collezioni del Wawel 1], p. 34.

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