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https://doi.org/10.11588/diglit.3934#0216
I/O
Le Vestigia di Roma Antica
PoH morteti? tumuli fìc ìnfamantur Amantum :
Ne tegat arborea devia terra coma .
Ripagandoli sotto l'arco di Siilo V. a .pie deH'acquedotto,non
si può riguardare questo sontuo-so edificio lènza restarne ani-
mirati, eslendo composto di grati macigni di pietra Albana ,
cioè di peperino con alte , e larghe arcate 5 per sostentamento
delle quali sono i pilastri di grolla fabbrica di terra cotta 5 ve-»
dendovisi al di (opra due large bocche d'acquedotto separa-
te ? e un' altra più sotto per tre sorte d'acque , che facevan il
corso quasi d'un fiume , come dalla iscrizione , che riporterò
piò a bailo, si raccoglie .
Vedutasi quesìa parte intiera di detto acquedotto , e tra»
versaudosi l'antica via Labicana racchiusa fra le vigne, si
riesce nella moderna via di porta Maggiore, a piò della quale,
e delle mura d'Aureliano è piantato un canneto , che racchiu-
de l'antica porta e via Labicana, e voltandoli a p;>chi palli
avanti di detto canneto , si vede l'anfiteatro Casirense , al
quale vennero'appoggiate le mura d'Aureliano, onde resta
mezzo dentro y e mezzo fuori della Città , ed in questa par-
te la sabbrica di etto di terra cotta è di buon gusto, come
sono le colonne , rimanendone soìo un ordine > e nel fine,,
che è congiunto alle mura,reiì:a una colonna di terra cotta del
secondo ordine ; il resrante dell'anfiteatro è d'avanti ripieno
di scarichi di terra fattivi ne' tempi bassi * Rìentrasi nella
Porta di S. Giovarmi in Laterano , ove nello spianarsi ultima-
mente sulla delira , e scavarsi la prodigiosa quantità di, terra ,
che vi era siata scaricata per ridurre il sito a spaziosa piazza
sin quasi all'antica Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme,
si è discoperto una parte del secondo ordine del predetta
anfiteatrc* ridotto al di dentro ad orto da'Monaci di detta
Chiesa »
CAPI-
Le Vestigia di Roma Antica
PoH morteti? tumuli fìc ìnfamantur Amantum :
Ne tegat arborea devia terra coma .
Ripagandoli sotto l'arco di Siilo V. a .pie deH'acquedotto,non
si può riguardare questo sontuo-so edificio lènza restarne ani-
mirati, eslendo composto di grati macigni di pietra Albana ,
cioè di peperino con alte , e larghe arcate 5 per sostentamento
delle quali sono i pilastri di grolla fabbrica di terra cotta 5 ve-»
dendovisi al di (opra due large bocche d'acquedotto separa-
te ? e un' altra più sotto per tre sorte d'acque , che facevan il
corso quasi d'un fiume , come dalla iscrizione , che riporterò
piò a bailo, si raccoglie .
Vedutasi quesìa parte intiera di detto acquedotto , e tra»
versaudosi l'antica via Labicana racchiusa fra le vigne, si
riesce nella moderna via di porta Maggiore, a piò della quale,
e delle mura d'Aureliano è piantato un canneto , che racchiu-
de l'antica porta e via Labicana, e voltandoli a p;>chi palli
avanti di detto canneto , si vede l'anfiteatro Casirense , al
quale vennero'appoggiate le mura d'Aureliano, onde resta
mezzo dentro y e mezzo fuori della Città , ed in questa par-
te la sabbrica di etto di terra cotta è di buon gusto, come
sono le colonne , rimanendone soìo un ordine > e nel fine,,
che è congiunto alle mura,reiì:a una colonna di terra cotta del
secondo ordine ; il resrante dell'anfiteatro è d'avanti ripieno
di scarichi di terra fattivi ne' tempi bassi * Rìentrasi nella
Porta di S. Giovarmi in Laterano , ove nello spianarsi ultima-
mente sulla delira , e scavarsi la prodigiosa quantità di, terra ,
che vi era siata scaricata per ridurre il sito a spaziosa piazza
sin quasi all'antica Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme,
si è discoperto una parte del secondo ordine del predetta
anfiteatrc* ridotto al di dentro ad orto da'Monaci di detta
Chiesa »
CAPI-