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Notizie e guida di Firenze e de'suoi contorni — Firenze: Piatti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.62912#0538
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GUIDA DELLA CITTA’ E DEI CONTORNI. 529
La Via Lungo le Mura urbane (i) conduce a destra alla
Fortezza da Basso o di S. Giov. Batista. Clemente VII do-
po avere assicurato alla sua famiglia il dominio di Firen-
ze, giudicò necessario di farvi costruire una fortezza, e il
duca Alessandro volendo mandare ad effetto questo divisa-
mente, presume di aver compagno all’impresa quel mede-
simo artefice che aveva costruito i baluardi di S. Mi-
niato per sostenere le estreme speranze della Repubblica :
« Chiedeva il feroce Alessandro che Michelangiolo eleg-
(1) Nel 15 Agosto del 1692 un fulmine fece esplodere la polve-
riera lungo le mura, e cagionò danni gravissimi nella città e nella
campagna circostante. Dopo la scoperta di Franklin, la Toscana fu uno
dei primi paesi che adottò i parafulmini, poiché fino dal 1770 ne ven-
nero munite la Fortezza da Basso e tutte le altre dello Stato. Fila-
delfia ebbe i primi parafulmini nel 1757, e a Parigi non furono eretti
che nel 1782. — Sulla cresta e sui ripiani delle mura urbane ha pro-
sperato sempre l’Iride o Giaggiolo (Ireos. Iris germanica, Bertol.
Fi. ital. T. I, p. 232. Iris fiorentina, Savi e Targioni Tozzetti Isti-
tuz. bot.} il cui fiore o giglio fu preso per stemma dalla Repubblica.
All’iride di fiore rosso si unisce in minor quantità quella di fiore
bianco o Giaggiolo bianco ( Iris fiorentina, Bertol. Flora Ital. T. I
p. 231. Iris fior, flore albo, Targioni. Iris alba, Savi). Questo vago
e caro ornamento non circonda più con tanta ricchezza di vegeta-
zione tutto il recinto, a motivo dei moderni restauri. Anche il Cap-
pero ( Capparus spinosa inermis, Linn.) la Satureja tenuifolia, VAn-
tirrhinum majus, la Linaria Cymbalaria e varie Sinanthere smal-
tavano coi loro fiori e cespugli le commettiture e le fessure delie
pietre prima che fossero intonacate. Nel muro esterno e volto a
mezzogiorno del così detto Cavaliere di Boboli, che fa parte an-
ch’ esso del recinto della città, vedesi la Centaurea ragusina, ed è
quello il solo luogo ove nasca spontanea fra di noi. Lungo le po-
che strade remote della città e non ancora coperte da lastrico o da
selciato vegetano lo Scolymus hispanicus, la Centaurea solstitialis,
la Centaurea Calcitrapa, la Centaurea Galactytes, il Carduus nu-
tans ec.

Via
Lungo
le Mura.

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