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Fontana, Carlo
Il tempio Vaticano e sua origine, con gl'edifitii ... antichi e moderni, fatti dentro e fuori di esso / Templum vaticanum et ipsius origo cum aedificiis maxime conspicuis antiquitas et recens ibidem constitutio — [S.l.], 1694 [Cicognara, 3731]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1451#0459
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~^6 Libro VI. Cap.IV.____J

[templari, efercitando il Cerimoniale di quella
Legge nelle vafte ftanze, chiamate Tempi;. Il
maggiore feopo, che ebbero quei Sacerdoti, fu(
di radunare tante ricchezze in si longo tempo,
per l'edificazione del fontuofo Tempio di Salo-
mone; perlaquale furono impiegate le nurne-
rofe richezze dell'Egitto. Ma il Tempio Van-
gano fu eretto quando già nel corfo di i4oo.an-
ni incirca, il Criftiancfimo, & il Popolo Cato-
lico aucua impiegato le ricchezze infinite, per
l'edificazione di numerofi Tempi;, Bafilicho,
e Chiefe fontuofe, fparfe nel Crifhanefimo. Si
che quando fu eretto , non ebbe vn radunato, e
ricco peculio, e materiali, ne anche il concorfo
delle ricchezze del Criftianefimo : come feguì
in quello di Salomone. Ma con tutto ciò cho
non auerTe quella paregiabile aflìftenza,nulladi-
meno la generofità de'Pontefici fece comparire
! vn cosi formidabile Edifizio in si poco tempo.

Lib.VI. Caput IV.

:j£desSacras, infignefque Bafilicas, Orbis
Chriftianus immenfis fumptibusjedifìcarar.
Adeoùt cum Vaticanum Templum condi-
dere , non pecunijs , ncc opibus coacer-
uatis vterentur . Verumtamen licèt hifee
defeccrit adiumentis , Pontifìces fua nihi-
lominus magnanimitate tam breui tem-
pore magnificentiffimum totius Mundi Fa»
num gloriose pepererunt.

L

CAPITOLO IV.

Argomento -per far conoscere, che 1<lj

Jfefe del Tempo Vaticano , quafl

•-uguagliano quelle delT empio

di Salomone.

Rediamo, che polla elfere fuf-
ficiente ilmotiuo per perva-
dere à credere, che le fpefo
per l'edificazione del Tempio
Vaticano, non fiano inferiori
________ all'altre del Tempio di Salo-
mone ; il riconofeere quello, che fi è fpefo in_>
vna parte di quello Tempio,cioè nell'ornamen-
to , doue rifiede la Cattedra di S.Pietro ; acciò-
che vnito inlìeme con gli altri ornati dell'Edilì-
zio, fi veda quanto fi fia fpefo nell'ergere l'im-
menfità di quello gran Tempio.

Dalla giufta nota eftratta con ogni efattezza
dalla Computiftaria della ReuerendaFabrica.,
di S.Pietro ; nella quale apparirono le fpefo
moderne, infieme anche con la fpefa di quello
ornamento, fi è trouato , che afeende à feudi
cento, e fette mila, cinquecento, cinquantino,
moneta Romana. Ridotta quella fpefa all'vfo
antico de'Talenti, fitroua, che libre venti vn_>
mila,nouecento felfanta vna,e cinque felli com-
pongono ilpefo di j66.Talenti di Metallo.

Detratto il valore del Metallo, reftano in feu
difettante vnmila, nouecento ventinoue; che
fono libre di Argento, ridotte in moneta, per le
fpefe già fatte 7192. che compongono Talenti
di Argento 119, e mezzo incirca, allapropor
zionedel Talento Attico.

Se dunque ad vn ornamento fatto per collo-
care la Sedia di S.Pietro, vi fono andati di Me

tallo

CAPVT IV.

Templi Vaticani impenfas Salo-
monis Fani fumptus pene
demonfìratur ada-
cquare .

I attentiùs perpendaturquan
tùm in exigua Templi Vati-
cani parte fuit expenfum,fci
licet vbi Diui Petri Sedile-,
feù Cathedra verfatur, hoc
vno putemus argumento, nonilludifto mi
nùs Auri abfumpfifle. Cui immenfis Fani
totius sedifieijs » atque ornatibus adieftis,
noftra magis fententia ftabiliatur.

Etenimconfultisdiligenterrecentioribus
Fabricse computis, iftius vnici ornatus im-
penff centum,&feptemmillia,iupravnum,
oc quingetos quinquaginta Coronatos,cum
vicenis, &c quinque affibus fuifle compe-
riuntur . Quibus in Talenta conuerlìs > vi-
gintinouemmillia, librarum prster non-
gentasj & fexaginta pene duas,trecenta Me-
talli Talenta conftituentes, exurgent.

Detraevo Metalli pretiojvnum &c feptua-
ginta millia Coronatorum , fupra nongen-
tos , & viginti nouem fuperfunt, Argenti
fepties mille, &c centum nonaginta duabus
libris ajqualia, qua; Argentea centum , &
Attica nouendecim conficiunt Talenta.
Cum igitur in condendisfolius Diui Pe-
tri
 
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