Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti (3.1895-1896)

Vili.

MUSEO CIVICO DI TORINO.
Alcune miniature.

Il Museo Civico di Torino, che può vantarsi di aver dato rifugio ad
opere d'arte minori per servire ad esempio alle industrie nuove e per
offrire alla scuola il necessario complemento, tra le cose belle raccolte con
fine intelletto e salvate dalla dispersione con patriottico ardore, espone
il messale del cardinal Domenico della Rovere. Il prezioso codice, con
tutta probabilità appartenente alla libreria palatina di Savoia verso la
fine del secolo xvi, passato poi per l'uso di qualche straordinaria solen-
nità di Corte 1 e rimasto all'Archivio del duomo di Torino, nel 1874
stava per essere venduto all'estero. L'opinione pubblica si manifestò con-
traria all'esodo del tesoro artistico, tanto più che Gaetano Milanesi lo
aveva giudicato « il primo per bellezza e squisitezza di disegno, di colore,
di ornati che si abbia l'Italia ». Il Comitato direttivo del Museo, il Mu-
nicipio di Torino e il Governo, concordi, impedirono la perdita del monu-
mento cittadino, chè tale si considerò per essere stato condotto ad uso
di Domenico della Rovere, nato a Torino, appartenente a nobile famiglia
del Piemonte, fondatore del duomo. E la probabile provenienza stessa
dalla Casa di Savoia, cui giunsero pure tre volumi d'altro messale pon-
tificale del cardinal della Rovere, dalla libreria di Corte passati ora al-
l'Archivio di Stato in Torino,2 avvivarono sempre più il desiderio di sal-
vare il codice prezioso.

1 Messale manoscritto del secolo XV. Relazione di P. Agodino, 30 giugno 1874.
Torino, tip. Botta. — Pietro Vayra, // Museo storico della Casa di Savoia. — T. Chiuso,
Descrizione di un messale del cardinale Domenico della Rovere, vescovo di Torino verso
il fine del secolo XV. Torino, Marietti, 1873.

2 I tre volumi sono inferiori assai al messale del Museo Civico. In gran parte sono
miniati da un maestro sotto influssi fiamminghi, convenzionale nelle sue lunghe figure,