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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Supino, Igino Benvenuto: La Collezione Ressman nel R. Museo Nazionale di Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0019
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I.

LA COLLEZIONE RESSMAN
nel R. Museo Nazionale di Firenze.

« Lascio tutte le mie armi, armature, frammenti ed accessori d'armi
antiche alla città di Firenze, affinchè sieno deposte nel R. Museo Nazionale
al Bargello, possibilmente, in immediata prossimità degli oggetti lasciativi
dal defunto mio amico Louis Carrand ».

Così scrisse nel suo testamento olografo del 30 giugno 1894 Costan-
tino Ressman, ambasciatore di S. M. il Re d'Italia a Parigi, e la munifica
liberalità del cittadino è meritevole della più alta gratitudine; il dono pre-
zioso è og'getto di viva ammirazione per parte degli studiosi e del pubblico.

Il dotto collezionista ha dato prova di fine discernimento nella scelta
degli oggetti che rendono celebre la sua raccolta, limitata, com'ei volle, ai
rari e notevoli, piuttosto che estesa ai molti e di minor pregio ; ingombro
ben di sovente per pubbliche o private collezioni. Sono qui riuniti ed esposti
in prossimità della raccolta Carrand, secondo il desiderio espresso dal
testatore, targhe e scudi, spade, daghe, pugnali, ^armi in asta, balestre,
pistole, sproni e morsi da cavalli; in tutto circa trecento oggetti, fra i quali
alcuni di pregio veramente eccezionale.

E primo fra tutti la celebre spada veneziana, una tra le più belle che
si conoscano, e importantissima, perchè l'unica di questo tipo (tav. I, n. 86).

Il fornimento ha la forma èguale a quelli delle daghe cosiddette alla
stradiotta: l'impugnatura, di corno giallo, è ornata di strisce di filograna,
e nel centro dell'elso vi sono due orecchi o lobi rovesciati che ripetono la
forma del pomo. La lama, larga nel forte, è arricchita da ciascun lato da
una finissima incisione dorata di soggetto allegorico. Questo raro oggetto
è stato già illustrato dal signor Edoardo de Beaumont nella bella pubbli-
cazione : Fleur des belles épées, ' ove così è descritta :

1 Paris, Boussod Valadon et C, MDCCCLXXXV.
 
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