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Atto
Povera sventurata!
Non so di chi son nata;
Questo è il trillo pensier, che mi tormenta ;
Pur tra le piante, e i fiori
Trovo il solo piacer, che mi contenta.
Godo colle mie mani
Un germoglio troncar dall’ arboscello,
E mirarlo cresciuto arbor novello.
Godo io stesia inneltar sui brun selvaggio
In dolce Primavera,
Or le persche succose , ed or le pera.
SCENA IL
IVlmgotto, e Ut sudettcìl
Mm. /^H Cecchina, buon giorno.
Cec. ^ Mengotto , ti l'aiuto.
Mm. Eccomi; ad adjutarti io son venuto.
Cu. Tardi venilli alle,
Ho adacquato da me quante tu vedi
Nei bei recinti erbofì,
Opre delle mie man, fiori odorosi.
Mm. Manca nel tuo Giardino;
Manca, Cecchina bella, il più bel fiore
Cu. Quasè il fior che vi manca ?
Men. Il fior d’ amore.
Cec.
Atto
Povera sventurata!
Non so di chi son nata;
Questo è il trillo pensier, che mi tormenta ;
Pur tra le piante, e i fiori
Trovo il solo piacer, che mi contenta.
Godo colle mie mani
Un germoglio troncar dall’ arboscello,
E mirarlo cresciuto arbor novello.
Godo io stesia inneltar sui brun selvaggio
In dolce Primavera,
Or le persche succose , ed or le pera.
SCENA IL
IVlmgotto, e Ut sudettcìl
Mm. /^H Cecchina, buon giorno.
Cec. ^ Mengotto , ti l'aiuto.
Mm. Eccomi; ad adjutarti io son venuto.
Cu. Tardi venilli alle,
Ho adacquato da me quante tu vedi
Nei bei recinti erbofì,
Opre delle mie man, fiori odorosi.
Mm. Manca nel tuo Giardino;
Manca, Cecchina bella, il più bel fiore
Cu. Quasè il fior che vi manca ?
Men. Il fior d’ amore.
Cec.