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faccia particolarmente osservare? Qual sussidio
danno all'vpcra questi due b. r. se in essa non
se ne parla neppure ? E questa dovrà di rsi scelta
limitata fra monumenti de'musei d'Italia e d'ol-
tramontè ?
Testo Tav. L. Aratore di bronzo della gran-
dezza dell' originale, esistente nel museo del
Collegio Romano. Si vfede la vera forma dell'
aratro etrusco con la stiva comodamente tra-
versata da una caviglia, ove si poteano apporre
le due mani. Il buris è formato d'uno stesso
pezzo col temo, probabilmente fatto per più
solidità d'una grossa radica dell'albero, il vo-
mer era mio strumento concavo di ferro che s'
incastrava nell' aratro per mezzo di due cerchi
dello stesso ftje'taIlo. Può anche dedursi da que-
sto monumento, che fosse in uso di tagliare le
coma dei buoi o delle vacche che servivano
all' aram'ent'o . Vedasi Tom. II, pag. io3.
'Osserv. i^i. Rèsto sorpreso come il nostro A.
che tanto superficialmente ha esaminati i monu-
menti rapprès'entanti Aniìarao , Tiresia , Ippoli-
to , Peiopè , Aconteo , Paride, e Dedalo, ed al-
tri non avendoli seppur conosciuti, ora si dif-
fonda sì eruditamente in un'aratro attaccato ad
un pàjo di biioi! Io credo che questo monumen-
to sia dei buoni tempi Romani, perchè Virgi-
lio che ci dà una minuta descrizione dell' ara-
tro dei tempi antichi (i) non parla di vomere
di ferro: nè da Esiodo si raccoglie che fosse
(i) Continuo in Sylvis magna vi flexa domatur
In burini et curvi formam accipu ulmus aratri
Huic a stirpe p«'des temo protentus in octo ;
Binae aures , duplici aptantur dentalia dorso.
Virg. Georg. I. vers. 160. ii'i.
faccia particolarmente osservare? Qual sussidio
danno all'vpcra questi due b. r. se in essa non
se ne parla neppure ? E questa dovrà di rsi scelta
limitata fra monumenti de'musei d'Italia e d'ol-
tramontè ?
Testo Tav. L. Aratore di bronzo della gran-
dezza dell' originale, esistente nel museo del
Collegio Romano. Si vfede la vera forma dell'
aratro etrusco con la stiva comodamente tra-
versata da una caviglia, ove si poteano apporre
le due mani. Il buris è formato d'uno stesso
pezzo col temo, probabilmente fatto per più
solidità d'una grossa radica dell'albero, il vo-
mer era mio strumento concavo di ferro che s'
incastrava nell' aratro per mezzo di due cerchi
dello stesso ftje'taIlo. Può anche dedursi da que-
sto monumento, che fosse in uso di tagliare le
coma dei buoi o delle vacche che servivano
all' aram'ent'o . Vedasi Tom. II, pag. io3.
'Osserv. i^i. Rèsto sorpreso come il nostro A.
che tanto superficialmente ha esaminati i monu-
menti rapprès'entanti Aniìarao , Tiresia , Ippoli-
to , Peiopè , Aconteo , Paride, e Dedalo, ed al-
tri non avendoli seppur conosciuti, ora si dif-
fonda sì eruditamente in un'aratro attaccato ad
un pàjo di biioi! Io credo che questo monumen-
to sia dei buoni tempi Romani, perchè Virgi-
lio che ci dà una minuta descrizione dell' ara-
tro dei tempi antichi (i) non parla di vomere
di ferro: nè da Esiodo si raccoglie che fosse
(i) Continuo in Sylvis magna vi flexa domatur
In burini et curvi formam accipu ulmus aratri
Huic a stirpe p«'des temo protentus in octo ;
Binae aures , duplici aptantur dentalia dorso.
Virg. Georg. I. vers. 160. ii'i.