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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 1,2): Urne Etrusche — [s.l.], 1823 [Cicognara, 2591-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4309#0179
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566 DELLE URNE ETRUSCHE

la morte e del fato, al cui impero tutte le umane cose
sono soggette. Questa tradizione però è posteriore ad O-
mero. Esso infatti ' raccontando la favola d'Edipo dice,
che egli inconsapevole uccise il padre, e che inconsape-
vole pure gli si unì in consorte la madre ; e tace non
che degli enimmi, ancor della pugna che egli fece colla
Sfinge. Eschilo pure non pensò agli enimmi, quando nei
Sette a Tebe 2 scrisse, che Edipo tolse dal paese tebano
la Sfinge ropìtrìce d'uomini. I Tragici posteriori, o forse
anche Eschilo stesso nella tragedia perita, che intitolò la
Sfinge, o nell'Edipo che pure a noi non giunse, allu-
der volendo all' altra qualità attribuita dagli Egiziani alla
Sfinge, cioè all'intelligenza, «ruvé«i, finsero dottamente ch'el-
la proponesse il noto enimma appresolo dalle Muse, ucci-
dendo quelli che non sapevano indovinarlo 3. In un vaso
della raccolta hamiltoniana 4 è dipinta questa misera sce-
na . La Sfinge è volata dal suo seggio per ghermire quel
Tebano, che non valse a scioglierlo, mentre altri stanno
pensosi, ed altri tentano in vano di decifrarlo. Tanti Te-
bani rimasero vittima di lei, che Sofocle 5 gli chiamò un
tributo, (SWpiv, che inevitabilmente pagar doveva Tebe a
questo mostro crudele. Eschilo 6 presenta Partenopeo de-
stinato ad espugnare la porta boreale di Tebe con lo scu-
do, in cui campeggiava la Sfinge, che tenea sotto gli ar-

i Odys., lib. xi, v. 270, sq.

2 "Ocrov tot' OicTtirouv Ttov 'AvapTraijavo^av

Kòp' àps),o'vTa y&pas; \. 777. edit.
CI. Scllùtz.

3 Non mi vorrà rimproverare se
non consento con Palefato (e. 8.)

chi sappia quanto egli si sia scrit-
tore arbitrario .

4 Tom. 3., tav. 34-

5 Oed. Tyr., v. 36.

6 Sept. ad Theb., v. 528.
 
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