644 BELLE URNE ETRUSCHE
]a madre stante col piede sul suppedaneo, come nell'ante-
cedente Umetta, quella figura che in altre ha dichiarata
esser la morte ' . È però da notare che neppure il Gori
medesimo fu soddisfatto della prima interpetrazione di-
sapprovata dal Lanzi, com'io diceva, e propose che vi sì
creda espresso Achille alla corte di Licomede in atto di
violare i rispettabili vincoli della ospitalità 2 . Egli stesso
peraltro restando in dubbio della riferita interpetrazione,
si ritratta in una nota al terzo tomo della sua Opera 3.
Da tali incertezze apprenda chi legge a conoscere il pro-
gresso che ha fatto l'arte critica antiquaria nei nostri tem-
pi. Chi mai per esempio direbbe ora, come scrisse il Gori,
che quel monile è tenuto in mano dal padre per farne 1' ul-
timo dono alla figlia moribonda 4? Qual uso farà di un
tal dono chi muore?
Anche il eh. sig. Micali aggregando questo medesimo ti-
po della Tav. presente alla sua Opera sull'Italia, ne trattò
non senza tali incertezze, avendone variamente ragionato
nelle diverse impressioni di quel!' Opera stessa. La prima sua
spiegazione fu concepita nei termini seguenti. « Scena do-
mestica . Vedesi una matrona adagiata sopra un letto in at-
to di acconciarsi : più ancelle le sono intorno, una delle
quali le presenta uno specchio: la porta potrebbe indicare
una divisione fra l'appartamento delle donne e quello de-
gli uomini Sj. Nelle osservazioni che dopo la prima edizione
biàl
i Gori, Mus. Etr., Tom. in, Dis-
sert. ni, tab. xxm, p. 1^4-
a Ibid., Tom. i, inPraefat., p.xxvin.
3 Gori, Mus. Etr., Tom. ih, Dis-
sert. ni, p. 15,4, not. (2).
4 Id., 1. cit.
5 Micali, Antichi Mommi, per ser-
vire all'Opera intit., l'Italia av.
il dom. de' Romani, Tav. xxxvi*
p. x.
]a madre stante col piede sul suppedaneo, come nell'ante-
cedente Umetta, quella figura che in altre ha dichiarata
esser la morte ' . È però da notare che neppure il Gori
medesimo fu soddisfatto della prima interpetrazione di-
sapprovata dal Lanzi, com'io diceva, e propose che vi sì
creda espresso Achille alla corte di Licomede in atto di
violare i rispettabili vincoli della ospitalità 2 . Egli stesso
peraltro restando in dubbio della riferita interpetrazione,
si ritratta in una nota al terzo tomo della sua Opera 3.
Da tali incertezze apprenda chi legge a conoscere il pro-
gresso che ha fatto l'arte critica antiquaria nei nostri tem-
pi. Chi mai per esempio direbbe ora, come scrisse il Gori,
che quel monile è tenuto in mano dal padre per farne 1' ul-
timo dono alla figlia moribonda 4? Qual uso farà di un
tal dono chi muore?
Anche il eh. sig. Micali aggregando questo medesimo ti-
po della Tav. presente alla sua Opera sull'Italia, ne trattò
non senza tali incertezze, avendone variamente ragionato
nelle diverse impressioni di quel!' Opera stessa. La prima sua
spiegazione fu concepita nei termini seguenti. « Scena do-
mestica . Vedesi una matrona adagiata sopra un letto in at-
to di acconciarsi : più ancelle le sono intorno, una delle
quali le presenta uno specchio: la porta potrebbe indicare
una divisione fra l'appartamento delle donne e quello de-
gli uomini Sj. Nelle osservazioni che dopo la prima edizione
biàl
i Gori, Mus. Etr., Tom. in, Dis-
sert. ni, tab. xxm, p. 1^4-
a Ibid., Tom. i, inPraefat., p.xxvin.
3 Gori, Mus. Etr., Tom. ih, Dis-
sert. ni, p. 15,4, not. (2).
4 Id., 1. cit.
5 Micali, Antichi Mommi, per ser-
vire all'Opera intit., l'Italia av.
il dom. de' Romani, Tav. xxxvi*
p. x.