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DEGLI SPECCHI MISTICI
oracolo Docìoneo antichissimo; Io che sappiamo specialmen*
te da Erodoto l. È dunque da supporsi che per la stessa
ragione gli antichissimi popoli, e quindi anche i Greci se-
gnassero Giunone per mezzo di una colomba, come nelle
già citate medaglie degli Ascaloniti 2 si vede la Dea con-
trassegnata da questo animale, che ivi porta il nome athr
o ATiioR 3. Quivi propriamente saria Semiramide , che in
antico fu confusa con la Dea Siria ed athor come si disse,
e questa con Giunone e con Venere, come ho parimente di-
mostrato. Mi persuade il già lodato Bianchini che quest'i-
dolo seniipanteo fosse introdotto da' Cureti dall'Asia in Ci»
prò, * ove più volentieri col nome di Venere celeste fu ve-
nerato, e par che conservasse quivi ancora 1' emblema del-
la colomba, sul qual volatile sacro a Venere tanto favoleg-
giarono i poeti, cangiandone per altro affatto la vera cleri-
vazione. Simil volatile spettò dunque egualmente a Giuno-
ne , e forse 1' ebbero gli antichissimi monumenti dell' arte
che han dato occasione ai poeti di tesser favole variatissi-
me 5; né sarebbe improbabile che interpetrato da qualche
antico per un cuculo piuttosto che per una colomba, come
esser doveva il volatile spettante a Giunone, se ne sia quin-
di formata la favola che superiormente narrai.
I sacri Specchi che illustro ritengon per ordinario gran
parte delle più antiche dottrine del paganesimo, miste pe-
rò con i meno antichi favolosi racconti; tanto che resta in-
certo se il volatile espresso nel Disco Cospiano sia una co-
i Hist., Kb. i, p. 19.
2 Ved. ser. vi, tav. Q, iium. 4> e 5,
3 Bianchini, p. 2,63.
4 lei., L eie. p. 260.
5 Chi vorrà istruirsene ampiamente
potrà scorrere la dotta Opera del
Ch. Creuzer, dei Dionisiaci .
P
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tià a ■ 1 -
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fe, Si concluda potanti
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Attrici di
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DEGLI SPECCHI MISTICI
oracolo Docìoneo antichissimo; Io che sappiamo specialmen*
te da Erodoto l. È dunque da supporsi che per la stessa
ragione gli antichissimi popoli, e quindi anche i Greci se-
gnassero Giunone per mezzo di una colomba, come nelle
già citate medaglie degli Ascaloniti 2 si vede la Dea con-
trassegnata da questo animale, che ivi porta il nome athr
o ATiioR 3. Quivi propriamente saria Semiramide , che in
antico fu confusa con la Dea Siria ed athor come si disse,
e questa con Giunone e con Venere, come ho parimente di-
mostrato. Mi persuade il già lodato Bianchini che quest'i-
dolo seniipanteo fosse introdotto da' Cureti dall'Asia in Ci»
prò, * ove più volentieri col nome di Venere celeste fu ve-
nerato, e par che conservasse quivi ancora 1' emblema del-
la colomba, sul qual volatile sacro a Venere tanto favoleg-
giarono i poeti, cangiandone per altro affatto la vera cleri-
vazione. Simil volatile spettò dunque egualmente a Giuno-
ne , e forse 1' ebbero gli antichissimi monumenti dell' arte
che han dato occasione ai poeti di tesser favole variatissi-
me 5; né sarebbe improbabile che interpetrato da qualche
antico per un cuculo piuttosto che per una colomba, come
esser doveva il volatile spettante a Giunone, se ne sia quin-
di formata la favola che superiormente narrai.
I sacri Specchi che illustro ritengon per ordinario gran
parte delle più antiche dottrine del paganesimo, miste pe-
rò con i meno antichi favolosi racconti; tanto che resta in-
certo se il volatile espresso nel Disco Cospiano sia una co-
i Hist., Kb. i, p. 19.
2 Ved. ser. vi, tav. Q, iium. 4> e 5,
3 Bianchini, p. 2,63.
4 lei., L eie. p. 260.
5 Chi vorrà istruirsene ampiamente
potrà scorrere la dotta Opera del
Ch. Creuzer, dei Dionisiaci .
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