TAVOLA LVII. 561
ch'egli porta per ispaventare Euristeo ciò che sta in ac-
cordo perfetto colla pittura della Tav. LVI, dove la caccia
di quell'animale va unita colla veloce corsa dei cavalli, cogli
uccelli volanti, e con vari altri segni venatari!.
A me sembra peraltro potersi trarre da un passo d'Ippar-
co l'origine del Sagittario in figura di cavallo e d'uomo,
e la ragione astronomica della narrata favola sopra di co-
stui quando ha il nome di Croto 2. Scrive per tanto che al
momento in cui tramonta il Sagittario, mostro composto
di un uomo cacciatore con arco in mano, e della posterior
parte del cavallo, trovasi nel meridiano il Pegaso, for-
mato soltanto da quella parte anteriore di cavallo che man-
ca al Sagittario, vale a dire della testa e del petto di que-
st'animale 3. Se tale osservazione, per quanto lieve a pri-
mo aspetto si possa credere, si unisce con l'altra di questo
genere congetturale che altrove riporto 4, potrà insieme
dare incremento alla probabilità, che gli antichi abbiano ca-
vato dalla costellazione del Cavallo e della Saetta venato-
ria e micidiale l'idea di un mostruoso aggregato col nome
di Centauro sagittario, serbando negf indicati nomi quel di
Saetta: figura che occupava la costellazione dell'autunno
inoltrato anteriormente al Sagittario 5, giudicato meno an-
tico segno 6, e quello di cacciatore di fiere, o più precisa-
mente di uccisore di tori come si frae dal nome Centauro,
mentre si crede, secondo le dotte dimostrazioni del prof.
1 Ved. ser. i, p. 5p4-
2 Ved. p. 56o.
3 Hipparchus , ad Arat. Phaenom.,
lib. in, § xni, ext. in Petav. Ura-
nolog-, Op. Tom. in , p. 139.
s. r.
4 Ved. ser. 11, p. 601,
5 Ved. p. 55q.
6 Visconti, Monum. Gabini , lav,
xvi b., p. 53,
72
ch'egli porta per ispaventare Euristeo ciò che sta in ac-
cordo perfetto colla pittura della Tav. LVI, dove la caccia
di quell'animale va unita colla veloce corsa dei cavalli, cogli
uccelli volanti, e con vari altri segni venatari!.
A me sembra peraltro potersi trarre da un passo d'Ippar-
co l'origine del Sagittario in figura di cavallo e d'uomo,
e la ragione astronomica della narrata favola sopra di co-
stui quando ha il nome di Croto 2. Scrive per tanto che al
momento in cui tramonta il Sagittario, mostro composto
di un uomo cacciatore con arco in mano, e della posterior
parte del cavallo, trovasi nel meridiano il Pegaso, for-
mato soltanto da quella parte anteriore di cavallo che man-
ca al Sagittario, vale a dire della testa e del petto di que-
st'animale 3. Se tale osservazione, per quanto lieve a pri-
mo aspetto si possa credere, si unisce con l'altra di questo
genere congetturale che altrove riporto 4, potrà insieme
dare incremento alla probabilità, che gli antichi abbiano ca-
vato dalla costellazione del Cavallo e della Saetta venato-
ria e micidiale l'idea di un mostruoso aggregato col nome
di Centauro sagittario, serbando negf indicati nomi quel di
Saetta: figura che occupava la costellazione dell'autunno
inoltrato anteriormente al Sagittario 5, giudicato meno an-
tico segno 6, e quello di cacciatore di fiere, o più precisa-
mente di uccisore di tori come si frae dal nome Centauro,
mentre si crede, secondo le dotte dimostrazioni del prof.
1 Ved. ser. i, p. 5p4-
2 Ved. p. 56o.
3 Hipparchus , ad Arat. Phaenom.,
lib. in, § xni, ext. in Petav. Ura-
nolog-, Op. Tom. in , p. 139.
s. r.
4 Ved. ser. 11, p. 601,
5 Ved. p. 55q.
6 Visconti, Monum. Gabini , lav,
xvi b., p. 53,
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