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'poco ordi^ j
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o alle tépài
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eri poi mb
IN j. • sì:t* ■
M ;..• i '■"'■:
TAVOLA LXXVI 63g
sospettare che il vaso pensile sospeso dalla manca eli Tiro,
non veduto dal Passeri né dal Lanzi, non sia semplice-
mente una sitala da portar acqua per le cerimonie del sa-
crifizio, ma particolarmente quella secchia o **«?#> o <™«?°s in
cui aveva esposto Tiro questi suoi gemelli, e che le servì
per riconoscerli, secondo che da Sofocle veniva disposta l'agni-
zione di quella tragedia. Se arride questo pensiero del Vi-
sconti , resulterà che il Disco mistico porti rappresentato il
momento dopo l'azione di quella famosa tragedia, in cui
avendo la madre riconosciuto dalla secchia o scafa che an-
cor sostiene., i due giovani per suoi figli, narra loro le sue
triste vicende e loro chiede vendetta contro la fiera ma-
trigna, che ridotta appresso all' ara di Giunone} ultimo
ed unico suo refugio, ivi si sta appiattata e tutta piena di
paura e di dubbio.
Passando il Visconti all' esame della quarta voce scritta
nel Disco, anzi sull'ara stessa ^Q^sj8 , su cui molte dot-
te congetture ha proposte il Lanzi ', riflette all'andamen-
to ed al metodo che finora è stato riputato il più plausi-
bile nell' indagine del vero senso dell' etnische iscrizioni.
Si son cercate quelle che aveano corrispondenza co' tipi di
qualche monumento figurato: si è veduto poi se dal con-
fronto de'tipi annessi a quella voce si potesse ricavare qual-
che senso probabile del termine sconosciuto : si è investi-
gato in appresso se questo senso, che parea corrispondere
a quelle figure, poteva comodamente adattarsi alle circo-
stanze delle altre epigrafi, ove per sorte si tornasse ad in-
contrare la stessa voce: finalmente si cercava l'analogia
i L. cit., p. 48o, e Indice t.
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TAVOLA LXXVI 63g
sospettare che il vaso pensile sospeso dalla manca eli Tiro,
non veduto dal Passeri né dal Lanzi, non sia semplice-
mente una sitala da portar acqua per le cerimonie del sa-
crifizio, ma particolarmente quella secchia o **«?#> o <™«?°s in
cui aveva esposto Tiro questi suoi gemelli, e che le servì
per riconoscerli, secondo che da Sofocle veniva disposta l'agni-
zione di quella tragedia. Se arride questo pensiero del Vi-
sconti , resulterà che il Disco mistico porti rappresentato il
momento dopo l'azione di quella famosa tragedia, in cui
avendo la madre riconosciuto dalla secchia o scafa che an-
cor sostiene., i due giovani per suoi figli, narra loro le sue
triste vicende e loro chiede vendetta contro la fiera ma-
trigna, che ridotta appresso all' ara di Giunone} ultimo
ed unico suo refugio, ivi si sta appiattata e tutta piena di
paura e di dubbio.
Passando il Visconti all' esame della quarta voce scritta
nel Disco, anzi sull'ara stessa ^Q^sj8 , su cui molte dot-
te congetture ha proposte il Lanzi ', riflette all'andamen-
to ed al metodo che finora è stato riputato il più plausi-
bile nell' indagine del vero senso dell' etnische iscrizioni.
Si son cercate quelle che aveano corrispondenza co' tipi di
qualche monumento figurato: si è veduto poi se dal con-
fronto de'tipi annessi a quella voce si potesse ricavare qual-
che senso probabile del termine sconosciuto : si è investi-
gato in appresso se questo senso, che parea corrispondere
a quelle figure, poteva comodamente adattarsi alle circo-
stanze delle altre epigrafi, ove per sorte si tornasse ad in-
contrare la stessa voce: finalmente si cercava l'analogia
i L. cit., p. 48o, e Indice t.