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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Galleria Omerica o raccolta di Monumenti antichi (Band 2) — [s.l.], 1829

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https://doi.org/10.11588/diglit.3665#0236

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la strage fattane da Achille ingombravano il di lui
cammino ( v. 236 ). Bella è l'idea di Achille AXtA»
AET2 che per essere stanco da tanta strage, gettatosi
assiso in terra è sollevato da Nettuno (v. 287). Segue
la fuga dei Troiani iprrES che nqn potendo ulte*
riormente resistere al furore di Achille si rifugiano
in città, della quale vedesi accennatala porta. Que-
sto è ciò che presenta quel monumento rapporto al
libro xxi del poema d' Omero.

TAVOLA GXGVL

Ripreso Achille dallo Scarna udrò per la soverchia
strage che facea dei Troiani, proseguì nondimeno a
infuriare contro di essi per modo, che il fiume entro
cui ne gettava i cadaveri, rigurgitava le proprie a*
eque, inondandone le adiacenze, onde Y eroe vi sa-
rebbe restato immerso, qualora non fosse stato da
Vulcano per nuovo e soprannaturale strattagemma
liberato. Imperciocché Giunone mandò suo figlio ad
asciugare con faci ardenti 1' acqua del fiume. Se ne
crucciò lo Scamandro altamente che vedevasi togliere
l'onor dell'onde, ed allora Giunone, come qui nella
pittura si mostra,mossa a pietà del fiume toccando sulle
spalle Vulcano lo ammonisce che ritragga l'impeto
e la forza del fuoco ( v, 367 ), e così venne estinto
( ■ **77 ) *• Questo è il soggetto che occupa la tavo-
la LUI del codice omerico milanese, del quale ho
mostrato già più soggetti spettanti ali5 Iliade. E poi-
 
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