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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Galleria Omerica o raccolta di Monumenti antichi (Band 1) — [S.l.], 1831

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https://doi.org/10.11588/diglit.3664#0230
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ì36

s

presentar loro lo spettro di Enea. Sarpedone ani^
ma Ettore a valoroso combattimento ( v. 49$ )°
Così diviene accanita la pugna, ed Enea sanato
dalla ferita ritorna a combattere ( v. 518 ). Ri'
prendon coraggio anche i Greci ( v. 532 ). tenuti
a contrasto Tlepolemo e Sarpedone, ambedue ri-
mangono feriti ( v. 669 ). Sarpedone ottiene la
guarigione ( v. 698 ), Ettore col suo valore obbli-
ga i Greci a cedere, uccidendone molti (v. 710).
Diomede guarito dalla ferita e sostenuto da Mi*
nerva, combatte inclusive collo stesso Marte e l&
costringe a partir dalla pugna ferito ( v. 86ì ),

TEOCRAZIA OMERICA

DEL V LIBRO

DELLA ILIADE

M

Snerva e Marte che erano intervenuti alla
pugna ( lib. iv, v. 4%) ) se ne allontanano ( lib. vr
v. 29-35 ) avendo in mira Pallade che Marte non
desse aiuto ai Troiani ; ed infatti, partito egli, di-
venne migliore la sorte dei Greci. Marte si ferma
alle rive dello Scamandro ( v. 36 ). Minerva in-
vocata dal ferito Diomede accorre a lui, lo risa-
na, e gli concede una vista sì acuta, da discernere
gli Dei che si aggirano pel campo di battaglia ?
 
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