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https://doi.org/10.11588/diglit.3666#0147
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Oltre di che il gesto delle braccia tese, e delle
mani in atto di tastare ciò che non vede, eia
posizione delle braccia atta a muover pietà,
han fatto credere quell'uomo un cieco; e pen-
sando ad Edipo fatto crudelmente accecare da
Creonte, lo han creduto ivi rappresentato nel-
l'atto di lagnarsi palesemente deir accaduto .
La donna con bastone in mano è per essi Gio-
casta, presso alla quale è una servente, come
presso Creonte è un compagno d'armi col ber-
retto in mano, in atto della prontezza pei co-
mandi del suo signore !. Per altro neppur que-
sta in terpetrazione fu sodisfacente,nemmeno per
gl'illustratori medesimi; e vi si credette Priamo
dolente colla moglie Ecuba per la perdita del
figlio Ettore, e fu supposto che Giove scettrato
consolasse la sventurata coppia, promettendo
loro il corpo del figlio estinto; sebbene anche
questo soggetto non adattavasi compiutamente
alla pittura, ove il giovine ch'è dietro al cre-
duto Giove restava inesplicato. Ma il maggiore
ostacolo era di rapportar Priamo alla figura
di mezzo che indubitatamente ha le sembian-
ze di un cieco. Allora venne in animo al eh. C.
1 Welcker'et Panofka, Annali dell'istituto di corrispon-
denza arch. dell'anno 1834, pag. 297.
Voi. Ut, Odis, 16
Oltre di che il gesto delle braccia tese, e delle
mani in atto di tastare ciò che non vede, eia
posizione delle braccia atta a muover pietà,
han fatto credere quell'uomo un cieco; e pen-
sando ad Edipo fatto crudelmente accecare da
Creonte, lo han creduto ivi rappresentato nel-
l'atto di lagnarsi palesemente deir accaduto .
La donna con bastone in mano è per essi Gio-
casta, presso alla quale è una servente, come
presso Creonte è un compagno d'armi col ber-
retto in mano, in atto della prontezza pei co-
mandi del suo signore !. Per altro neppur que-
sta in terpetrazione fu sodisfacente,nemmeno per
gl'illustratori medesimi; e vi si credette Priamo
dolente colla moglie Ecuba per la perdita del
figlio Ettore, e fu supposto che Giove scettrato
consolasse la sventurata coppia, promettendo
loro il corpo del figlio estinto; sebbene anche
questo soggetto non adattavasi compiutamente
alla pittura, ove il giovine ch'è dietro al cre-
duto Giove restava inesplicato. Ma il maggiore
ostacolo era di rapportar Priamo alla figura
di mezzo che indubitatamente ha le sembian-
ze di un cieco. Allora venne in animo al eh. C.
1 Welcker'et Panofka, Annali dell'istituto di corrispon-
denza arch. dell'anno 1834, pag. 297.
Voi. Ut, Odis, 16