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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 3) — Florenz, 1855

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https://doi.org/10.11588/diglit.861#0025
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TAVOLA (.CY1- 20

rappresentare l'anima umana, spogliata del corpo mortale, allorquando gli è
concessa la bevanda mirabile della immortalità. Non è uccello né umana li-
aura, ma un aggregato di parti geroglilicamente connesse a rappresentare
l'anima. Lesi concede la testa umana alar vedere il vero tipo dell' anima, perché
dicevano che in essa risiede. (1) Ha corpo di volatile rivestito ili penne, onde
mostrare un'anima che sgravata della corporal salma è resa leggiera per
esser capace d'elevarsi agli Dei. Le purificazioni ugualmente che le virtù
nelle quali si e esercitala (2), la rendono egualmente agile e pronta a tale
eleva/ione ed approssimazione alla divinità (3), simili appunto agli uccelli che
si elevano in aria colle lor ali {4). Anche la frequenta colla quale s'incon-
trano questi mostri nei vasi dipinti (o), in paragone della rarità luco nelle
altre opere d'arte in' è di qualche conferma che piuttosto anime che altri
soggetti possano esprimere per essere sepolti nelle tombe dei morti.

Spiegato quel simbolo, resta men difficile trovar qualche senso nel re-
stante della composizione di questa pittura. Vi si vede un uomo sul carro,
i cui cavalli sono accompagnati da Mercurio ; e questi è il nume che suole
condurre le anime al destino loro dopo la morte. I suoi coturni alali ugual-
mente che il petaso in testa fan fede esser egli il Mercurio infero (6), o con-
duttore delle anime. Sarà dunque la figura curule colui che dopo morte s in-
cammina verso la regione sotterranea dove passano le anime dopo essersi
sciolte dalla salma mortale. Minerva sarebbe anch'essa qui bene adattala ad
attestare delle virtù che richiedonsi, almeno nei misteri, a chi brama il pro-
messo godimento dopo avere abbandonato questa terra per opera della morte,
come ce ne istruisce chiaramente Cicerone, ove dice che nei misteri si usa-
vano certi segni atti a rammentare agi'iniziati, che vivendo bene si assicuravano
uno stato migliore dopo la morte (7). Non è ella Minerva un segno manife-

(1) Mommi, etr.j ser. vi, tar. 02. num. 2.
(-2) Ivi, sei', v, pag. 312.

(3) Ivi, pag. 296.

(4) Ivi, pag. 867.

(5) Ivi, ser. vi, tav. GB, num. 6, pag. 49.

(6) Ivi, ser. i, pag. 64, e seg.

(7) Ivi, pag. 392, e ser. il, pag. 123.

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