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Julius von Schlosser.
den Werken dieser beiden Künstler des Campanile, deren jeder in seiner Art hervorragend ist, zwischen
den berühmten Sängertribunen, die Luca della Robbia und Donatello für den Florentiner Dom ver-
fertigt haben (jetzt in der Opera). Derselbe Donatello, der die Fernwirkung hier so gut zu beherrschen
wusste, hat das gleiche Verfahren auch in seinem berühmten h. Marcus von Orsanmicchele angewendet;
Vasari berichtet ausführlich darüber und spricht sich über diese Manier »in bozze« des Weiteren mit
grossem Lobe aus.1
Fassen wir das Gesagte noch einmal kurz zusammen, so ergibt sich, dass nicht nur die Aus-
führung sondern auch zum grössten Theile die Composition der Reliefs dem Andrea Pisano und seiner
Schule angehört, von deren Können sie das beredteste Zeugniss ablegen. Aus der Baugeschichte des
Thurmes erklärt es sich ferner, dass der Zusammenhang des im Wesentlichen einheitlichen Cyklus der
unteren Sculpturen mit den später hinzugefügten oberen nur ein loser ist.
i Ed. Milanesi II, p. 170. V. di Luca 'della Robbia (Pergamo des Luca): — Donatello, che poi fece l'ornamento
dell' altro organo, che e dirimpetto a questo, fece il suo con molto piü giudizio e pratica che non aveva fatto Luca, come
si dirä a luogo suo; per avere egli quell' opera condotta quasi tutta in bozze non finita pulitamente, acciocche apparisse
di lontano assai meglio, come fa, che quella di Luca: la quäle, sebbene e fatta con buon disegno e diligenza, ella fa non-
dimeno con la sua politezza e finimento, che l'occhio per la lontananza la perde e non la scorge bene, come si fa quella di
Donata quasi solamente abbozzata. Alla qual cosa deono molto avere avvertenza gli artefici; perciocche la sperienza fa
conoscere, che tutte le cose che vanno lontane, o siano pitture o siano sculture o qualsivoglia altra somigliante Cosa, hanno
piü finezza e maggior forza se sono una bella bozza, che se sono finite: ed, oltrecche la lontananza fa quest'effetto, pare
anche che nelle bozze molte volte, nascendo in un subito dal furore dell' arte, si esprima il suo concetto in pochi colpi; e
che, per contrario, lo stento e la troppa diligenza alcuna fiata toglia la forza ed il sapere a coloro, che non sanno mai
levare le mani dall' opera che fanno etc.
Ibid. II, p. 403 (S. Marco): Questa figura fu da Donatello con tanto giudizio lavorata, che, essendo in terra, non
conosciuta la bontä sua da chi non aveva giudizio, fu per non essere da consoli di quell' arte (der Linajuoli, die die Statue
bestellt hatten) lasciata porre in opera, per il che disse Donata che gli lasciassero metterla su, che voleva mostrare, lavo-
randovi attorno, che un' altra figura e non piü quella ritornerebbe. E cosi fatto, la turö per quindici giorni, e poi senza
altrimenti averla tocca, la scoperse, riempiendo di maraviglia ognuno.
Fig. 19. Die Heimsuchung Mariae.
(Von Andrea Pisano's Erzthür des Baptisteriums zu Florenz.)
Julius von Schlosser.
den Werken dieser beiden Künstler des Campanile, deren jeder in seiner Art hervorragend ist, zwischen
den berühmten Sängertribunen, die Luca della Robbia und Donatello für den Florentiner Dom ver-
fertigt haben (jetzt in der Opera). Derselbe Donatello, der die Fernwirkung hier so gut zu beherrschen
wusste, hat das gleiche Verfahren auch in seinem berühmten h. Marcus von Orsanmicchele angewendet;
Vasari berichtet ausführlich darüber und spricht sich über diese Manier »in bozze« des Weiteren mit
grossem Lobe aus.1
Fassen wir das Gesagte noch einmal kurz zusammen, so ergibt sich, dass nicht nur die Aus-
führung sondern auch zum grössten Theile die Composition der Reliefs dem Andrea Pisano und seiner
Schule angehört, von deren Können sie das beredteste Zeugniss ablegen. Aus der Baugeschichte des
Thurmes erklärt es sich ferner, dass der Zusammenhang des im Wesentlichen einheitlichen Cyklus der
unteren Sculpturen mit den später hinzugefügten oberen nur ein loser ist.
i Ed. Milanesi II, p. 170. V. di Luca 'della Robbia (Pergamo des Luca): — Donatello, che poi fece l'ornamento
dell' altro organo, che e dirimpetto a questo, fece il suo con molto piü giudizio e pratica che non aveva fatto Luca, come
si dirä a luogo suo; per avere egli quell' opera condotta quasi tutta in bozze non finita pulitamente, acciocche apparisse
di lontano assai meglio, come fa, che quella di Luca: la quäle, sebbene e fatta con buon disegno e diligenza, ella fa non-
dimeno con la sua politezza e finimento, che l'occhio per la lontananza la perde e non la scorge bene, come si fa quella di
Donata quasi solamente abbozzata. Alla qual cosa deono molto avere avvertenza gli artefici; perciocche la sperienza fa
conoscere, che tutte le cose che vanno lontane, o siano pitture o siano sculture o qualsivoglia altra somigliante Cosa, hanno
piü finezza e maggior forza se sono una bella bozza, che se sono finite: ed, oltrecche la lontananza fa quest'effetto, pare
anche che nelle bozze molte volte, nascendo in un subito dal furore dell' arte, si esprima il suo concetto in pochi colpi; e
che, per contrario, lo stento e la troppa diligenza alcuna fiata toglia la forza ed il sapere a coloro, che non sanno mai
levare le mani dall' opera che fanno etc.
Ibid. II, p. 403 (S. Marco): Questa figura fu da Donatello con tanto giudizio lavorata, che, essendo in terra, non
conosciuta la bontä sua da chi non aveva giudizio, fu per non essere da consoli di quell' arte (der Linajuoli, die die Statue
bestellt hatten) lasciata porre in opera, per il che disse Donata che gli lasciassero metterla su, che voleva mostrare, lavo-
randovi attorno, che un' altra figura e non piü quella ritornerebbe. E cosi fatto, la turö per quindici giorni, e poi senza
altrimenti averla tocca, la scoperse, riempiendo di maraviglia ognuno.
Fig. 19. Die Heimsuchung Mariae.
(Von Andrea Pisano's Erzthür des Baptisteriums zu Florenz.)