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Justi, Carl
Sulle relazioni del Winckelmann colla repubblica letteraria di Roma: discorso letto nell' adunanza solenne tenuta dall'Instituto archeologico a 13 decembre 1867 — Napoli, 1870

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https://doi.org/10.11588/diglit.5965#0016
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e la repubblica letteraria di Roma.

15

cioè, che le circostanze alle volte concorrono come per in-
tenzione, quasi secondo uri disegno, per compiere un gran
fine, un risultato sublime. Che se la qualità dominante de!
genio è l'originalità, secondo quello dell' Ariosto —

Natura il fece, e poi ruppe la stampa —

è pure dono essenziale ad esso l'abilità di appropriarsi, riu
nire in un totale, fare armonizzare ciò che prima era isolato,
disperso, discorde.

La villa Albani, il gabinetto stosciano, i bassirilievi sco-
perti dopo Sante Cartoli, in qualche modo gli stessi scavi
d'Ercolano, — non erano per così dire la ricca messe, riser-
vata, come sembrerebbe, al Winckelmann per ottenerne il
raccolto ?

Quest' uomo ebbe un dono prezioso, mancato ai pre-
decessori ed ai coetanei. Fu il dono di scegliere da un
vasto caos di cose il grande, l'importante, di costruirne una
mole di scienza nuova. Nella grande costruttura della Storia
dell' arte l'immagine della Roma monumentale del settecento
è servata per i posteri, — di quella Roma che noi ora cer-
chiamo in parte a Parigi, a Napoli, a Firenze, e perfino a
Monaco! È servata non in un secco catalogo, ma in un dure-
vole monumento di arte storica.

Poco di quella Roma è restato nel suo luogo; musei
antichi e scoperte nuove concorsero ad una glittoteca gigan-
tesca. Anche l'origine del più gran museo del mondo si lega
al nome ed agli ultimi momenti del Winckelmann. Impren-
dendo l'ultimo viaggio nel!' anno 1768, pregò il cardinale
camerlengo Rezzonico in un bigliettino, di potere essere
supplito da un amico, l'abate Gio. Battista Visconti. Esso
divenne suo successore nella prefettura dell' antichità. E
allorché i forestieri minacciavano di togliere i candelabri bar-
beriniani ed altre gioie della città, il padre di Ennio Quirino
formò l'idea del museo Vaticano e l'ispirò al Ganganelli.
 
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