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Kircher, Athanasius
Athanasii Kirchneri è Societ. Jesu, Sphinx Mystagoga, Sive Diatribe Hieroglyphica: Qua Mumiae, ex Memphiticis Pyramidum adytis erutae, & non ita pridem in Galliam transmissae, juxta veterum Hieromystarum mentem, intentionemque, plena fide & exacta exhibetur Interpretatio. Ad Inclytos, abstrusiorumque Cognitionum peritia instructissimos Galliae Philologos directa — Amsterdam, 1676

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https://doi.org/10.11588/diglit.6596#0035
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i8

Athanasii Kircheri

fen^a pittura , e fen%a altro ornamento.
Quefto mi fece penfare, che gl' indorati e
dipintifoJJero dtperfone dt qualtta, e de' pa-
droni; equeglt altri, 6 diferVi, b di gente
nerodo- di minor condttione; fecondoidettodtHe-
Sodorus. rodoto, come ancbe <//Diodoro Siculo,
cbe riferifcono efattamente quefto modo di
condire i corpi degliEgktii dt Varie fortt^
con piu^bmanco fpefa^ conforme alla qua-
litadelle perfone, dequibus vide quoque
Brasavo- <BrasaVolum. Quell' uno, cbe troVatstu con
\usDeexa- . J , , 7. . . «=> ,.
miiic terra- pittura, &oro, oltra ael raVuolgtmento ai
rwn- tela^fu troVato da i contadini dentrouna
cajsa di legno, intagliatafopra con una eff-
gie di don^ella; e Ji conofceVa esfer tale al
portamento della tefta con quella benda lar-
gd)& uguale attorno al Ytfo, cbe pende da
due bandeVerfb il pettosfimile a punto al
portamento del capo della Sfinge: la quale,
significando la fertiltta dell' Egitto per le
inondationi del Nilo, chefono a punto quan-
do il Sole in Leone, & in Vergine ft troVa;
juiius s0- tempo^ come dice Giulio Solino, da i Sa-
cerdo^i EgittiiJiimato per lo natale delMon-
do; Vien perb Jinta di Jigura dal me%p ingiu
di Leone, e dalme^o inJu di Vergine; onde
fisa cbiaro, cbe ilportamento fuo della tefta
e portamento di Vergine; ilqualportamento
haVeVa la Jigura tntagliatafopra la gia detta
casfa^ dtjferente ajfai dai portamento della
tefta di quelt altra della donna, cbe troVai
injieme con quella deli' buomo ; cbe perb
dobbiamo creder che fosfe maritata, emo-
glie di colvi, presso a chi ftaVa fepolta.
'.Dell' ufo di conferVarfi in Egitto / cada-
"Veri, in Vece di caffe, dentro a Hatue di
legno, rapprefentanti tessigie delmorto, mi
ricordo, cbe 1'iHesso Herodoto , Autore
anticbisimo, ne famentione. Hor queHa
casfa b Hatua della don^ella era Hata aper-
ta la nella medefima tomba , eguardandola
io,ci troVai fopra molti Hieroglifici inta-
gliati, e piacendomi ajsai^ la Volfi, e fect
tirar fuori. Ma il corpo^ che c'eradentro
della don^ella (cbe tale fi conofceVa essere
ancora perla picciole^a fua) nonmicurai
di caVarlo fuoriintero, nonessendo, come
hbdetto, conferVato bene. Malo fecispe^-
%are in mia prefen^a : prima per Veder co-
me HaVano dentro le fafce, e gltosiicoibi-

tume; pot, per baVer di quella materia, cbt
e medicinale, e Htmata, come V.S.sa^ t
qui dtcono? che quella deile don^elle, eie
corpi Vergini e la migltore : & ancbe per
Veder fe dentro, b attorno fra le fafce^a
baVeftt troVato alcuna curtofita didoletti,
bcofa fmulei percbe tnC^iomidiceVano^
cbe queHi tdoietti j che in gran quantita Je
ne Vedono, <(? io ne bb dt Varteforti, fi tro-
Vano dentro a queHe Mumie, percbe quan-
do condiVano i corpi, ce li metteVano , 0
dentro al petto, b a canto, per cuHodia co-
me Dei tutelari: & m queHa, cbe era dellt
pik ornate, e ricche, e forfe lajiglivola dcl-
li due gia caVati, era Verifimde di troVar
piu cbe in ogni altra, qualche cofa di curio-
fo. La fpe^ai dtmque, ma dentro non Vi

troVat ntente

an^t

al modo, cbe Viddi

cbe HaVa, mi par difjicile , che dentro a
quei corpifi pofsano troVare idoletti, maf-
jimamente della grande^a d'uno diafpro,
cbe in Cairo mt era Hato moHrato; tanto

ptu

cbe babbiamo tn Herodoto, che i Her°a®-

corpinon fempre gli JparaVano : ma ailt
Volte glt nettaVano dentro, e faceVanoufcir
loro ie interiora con chriHieri di cedria^
ei cerVello lo tiraVan fuori dalla teHa con
ferri per lo naso, condendogli in queHagui-
fa, fen^a rompere i corpi in parte alcuna.
Perb di queHo particolare de gli tdolettt,
che vi ft troVano, b dentro^ b con efit in-
fafciati^ mi rimetto a chinehaVedutome-
glio di me. Io , disfacendo il corpo delk
don^ella^ non troVat altro, che grandtf i-
ma quantita di fafce,e di bitume, nelche
confiHe tutto il masiccio dell' inVoltoglio;
perchegli osii con la carne fon talmente fec-
chi, abbruciatf is1 tmpicciolki , che fon
ridotti a punto come Hecchi\ da che compren-
do^che quel bitumefia moltopotente. E cosi
ancora dentro al corpo, 0 che foffe tntero,
e riempiuto co' cbriHieri, b che fbfse fpara-
to, ilchejionft poteVa conoftere , era pieno
ogni cofa di bitume, e talmente, che faceVa
tutto una majfa injieme impaHata, che rom-
pendofi a pena fi conojceVa qual' era il bi-
tume, e quali crano lc ofsa. Quxomnk
exacle consonant iis, qu^ supra ex Nar-
dio retulimus. Vna cofa non e datacere^
che cra qmlla materia tanto dura, cbe
Voltnio

tas.
 
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