Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Leseur, Thomas [Editor]; Jacquier, François [Editor]; Bošković, Ruđer Josip [Editor]
Scrittvre Concernenti I Danni Della Cvpola Di San Pietro Di Roma E I Loro Rimedi — Venedig, [ca. 1743]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.14582#0044
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
38
è molto sensibile a paragone della medesima, e molto meno è
iensibile riipetto ;a' costoloriì tanto più grossi. Ma v andar die-
tro a tutti quanti i progetti sarebbe cosa troppo lunga , ed i*
nutile'i . jÌìò bia i ii h ami. • l&n bi
Potrebbe forsi temer alcuno, che anche i rimedi da noi
adattati' non sieno col loro'peso di pregiudizio; ma {vanirà
ben toslo ogni timore, se si confideri , che in ordine al dar
la volta al tamburo, non solo elsi non nuocono punto, ma gio-
vano; mentre toltine i soli duer <-"chI più piccoli, che devo-
no mectersi a mezzi cosVòW U3. 3p » ec* in 1 cin,a alla Cupola in
3^ ,1 son'tutti gli altri (collocati in tali lìti., che accrescono la
resistenza, e non la sptnta. In ordine poi ali* aggravare i fon-
damenti son tutti i'niieme quelli pesi una cosa poco sensibile
rispetto ali* immenso peso di tutta la Cupola , presa dalla sua
baie fino alla cima del Cupolino . Troviamo , che messi in con-
to sei cerchi , e tutta i palettoni., e catene da noi prescritti 9
4i; poco p niente palianb cento mila iitbre ; L* ingro (somento
de* cuntraforti,! l e Stacue colle bàsi , e gir speroncini da collo-
care in cima de* medesimi contraforti per fortificare 1' Attico,
non giungono a due milioni e mezzo*; sicchè mesib ogni cola
snsieme , avremo presso a due milioni e ottocento mila libbre»
Or la iGupola dalla base in sù pesa più di cento sesTan^a cinque-
milioni-e mèzloi ,.MCome; si ricava da* calcoli èspofii sopra ; sarà
dunque il pesondar noi aggiunto una sessantesima parte del tut*
to, cosa poco sensibile, £] più inlènsibile ancora, Te si confron-
ti col peso tanto più enorme de' quattro vaslissimi piloni, da*
quali vengòn pure premuti i fondamenti medesimi •
Tutto ciò, che abbiamo detto sin'ora, appartiene all'assì-
curarein avvenire, «ia 'ogni pericolo quello grande edificio , e
a riparare a que*' danni piià principali, che potevano tirarli die-
tro delle eoMegM-eoze. trwppo fune He. Ora vi resta solo v av-
vertire di più* che :n molti luoghi si richiedono de' rassetti
più minuti j sù de\ quali non crediamo opportuno il dissonderci
davvantaggio.
Così ci pare di avete adempite appieno le parti del nostro
debito ì Abbiamo csamirtat© lo slato «predente della gran mole ,
confrontandolo con quello dV tempi andati : abbiamo ricavato
dalie particolarità pi» «ùnste il listema generale de' danni $
 
Annotationen