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Levi, Simeone
Raccolta dei segni ieratici egizi nelle diverse epoche con i corrispondenti geroglifici ed i loro differenti valori fonetici — Torino, 1880

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https://doi.org/10.11588/diglit.5011#0003
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PREFAZIONE

jurante i cinquanta secoli delle trenta dinastie faraoniche , gli Egiziani
adoperarono due specie di scrittura, la geroglifica e la ieratica (i).

La scrittura geroglifica, certamente la prima usata da tempo imme-
morabile dagli scribi egizi, è quella delle iscrizioni statuarie e murali,
delle piramidi, degli ipogei, dei templi di Denderah, Abydos, Edfu e Karnac,
dei mille sarcofagi scoperti lungo le valli del Nilo nelle necropoii di Tebe, Menfi
e del Delta, delle statue colossali degli dêi e dei faraoni, e delle statuette fune-
rarie (s'èbti-u) che a parecchie migliaia furono dissotterrate nelle necropoii. In
questa scrittura gli scribi ci tramandarono i nomi e le gesta dei faraoni, le loro
guerre e conquiste, e le loro opere grandiose, di cui ancora oggidi sopravvivono
imponenti rovine, e le superbe piramidi quasi intatte. In questa scrittura noi leg-
giamo il nome delle diverse divinità e quelli delle loro forme diverse, ed i loro
attributi speciali.

La scrittura ieratica fu quasi esclusivamente adoperata nei papiri e nelle per-
gamene. Essa non è che una forma corsiva della geroglifica, e fu adottata dai
sacerdoti, dai medici, dai letterati, dai legulei e dai privati per semplificare ed
abbreviare la scritturazione di certe preghiere e descrizioni di riti e cerimonie,
le quali erano poste nei sarcofagi accanto ad ogni mummia; la redazione dei
ricettari , delle formole magiche, delle novelle , dei poemi ; la registrazione dei
processi, delle sentenze e dei contratti; e fina'mente la corrispondenza epistolare.
Cosicchè egli è in questa scrittura che Γ egittologo deve studiare la vita privata
degli antichi Egiziani, i loro usi e costumi, i loro riti, le loro cerimonie e cre-
denze, e la loro civiltà scientifica, letteraria e commerciale.

Tre procedimenti furono adoperati per ridurre in ieratica la scrittura geroglifica.
Per alcuni segni si traccio un profilo che nei pita semplice modo richiamasse
alPocchio il profilo od il pieno del segno geroglifico corrispondente. Di altri segni
geroglifici si traccio solamente una parte caratteristica , e questa si prese come
équivalente all'intiero geroglifico. Finalmente per parecchi segni geroglifici si adot-
tarono brevi tratti convenzionali , i quali non presentano alia vista alcuna parte
principale ο secundaria dei segni geroglifici cui corrispondono.

Pero mentre la scrittura geroglifica conserve» quasi immutati i suoi segni dalle
prime dinastie sino alia fine dei Tolommei, quasichè gli Egiziani volessero che
questa scrittura dividesse il carattere di stabilité col granito su cui era scolpita,
la scrittura ieratica sub! in questo lungo intervallo molte trasformazioni, sia per

(i) Verso la XXVI ο XX.V11 dinastia cominciô ad usarsi, specialmente per gli usi domestici, una
terza scrittura detta demotica ο encoriale, la quale è una derivazione e semplificazione della ieratica.
La semplificazione dei segni fu nella scrittura demotica ridotta a tal punto, che nonostante gli studi
ed i lavori dei piu sommi egittologi, fra cui primeggiano Brugsch e Revillout, lentamente si
procède nella lettura e nella "interpretazione degli scntti demotici. E la dii'ficoltà proviene non solo
dalla moltitudine dei segni geroglifici rappresentati da un solo segno demotico con quasi impercet-
tibili varianti, proveniemi piuttosto dalle diverse calligrafie degli scribi che non da uno stabilito
sistema alfabetico ,ma anche dalla corruzione stessa della lingua che non è più quella delle belle
epoche dclla civiltà egizia.
 
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