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Lomazzo, Giovanni Paolo; Instituto delle Scienze (Bologna) [Contr.]
Idea Del Tempio Della Pittura Di Gio: Paolo Lomazzo Pittore: Nella quale egli discorre dell'origine, e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell'Arte della Pittura — In Bologna: nell'Instituto delle Scienze, 1785

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https://doi.org/10.11588/diglit.72799#0012
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VIII
DI DON GREGORIO COMANINI.
All' Autore.
FUor talpa, e dentro linee, or con qual arte
Ergi illustre edificio, e in cui la gloria
Splender fai de' Pittori, e tessi historia
Di lor opre, ch' '1 mondo ha 'n se cosparte ?
Già non Tantalo, o Creso alcun nomarte
Puote, o qual d' auro più si pregia, e gloria:
E pur un aureo tempio a tua memoria
Formi, che 'n vece d'archi ha prose, e carte.
Carte via più che marmi ai duri denti
Del tempo salde, ove son dotti intagli.
Chiare voci, almi sensi, alti secreti.
Quanto onor, quanta fama amico or mieti,
Che sì cieco si vedi, ond' Argo agguagli;
E perchè nulla puoi, tutt' osi, e tenti.
DEL CAVALIER VESPASIANO MARINI.
All'Autore .
Plen di somma ineffabile bontate,
Creato dall' eterno almo Fattore,
S'affisse il gran Lomazzi allo splendore
Di Dio, del Ciel, dell' Anime beate,
Di armonia vago, d' ordine, e beltate,
Di perfetta Capienza, alto valore,
E acceso ai raggi di soprano Amore,
Scese a illustrar ogni futura etate.
E di sé adorno d'Tppacrene il Coro,#
D'affetto la Pittura, e moto, e vita,
Quando mostrò di chiuder gli occhi, aperse.
Che lieto, e altier del gemino tesoro,
Quindi a gran voi d' alta virtù romita,
Acquila al Ciel poggiò, ch' aperto seerse.
CAN-
 
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