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Lomazzo, Giovanni Paolo; Instituto delle Scienze (Bologna) [Contr.]
Idea Del Tempio Della Pittura Di Gio: Paolo Lomazzo Pittore: Nella quale egli discorre dell'origine, e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell'Arte della Pittura — In Bologna: nell'Instituto delle Scienze, 1785

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https://doi.org/10.11588/diglit.72799#0009
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V

contiguo , e faticoso , ma non però mai grave ,
anta gioco^d0 femore, e dilettevole; confideranno
cb' io trattava d un arte tanto pregiata , e nobile
che fola per lo più degno fenfo del corpo umano
trappafondo al giudizio da dove nafte , ed ivi
unita rifcbiarandolo , la vera cogni%ion della bel-
le%%a delle cofe create ci apporta. Ed in oltre
penfando al giovamento che potea feguire, col dt-
moflrare altrui la via fedita, e piana d imita-
re, e come emular la natura, in che confiste
tutta I' arte della lettura. Cofa che da pochi

fen^a il lume delle regole, e dei precetti può ef-
fere intefa. "Rifarebbe cb' io rendeff le caufe per
le quali mi fon moffo a confecrare a E M. quefi

miei fritti pili tofto, ebe ad altro 'Principe . Ma
elle poffono effere facilmente da tutti congetturate,
poiché ognun fa che il fine principale degli Scrit-
tori di dedicar l' opere fue a Principi e gran Si-
gnori, e per difendergli con l' autorità loro dai
morf degl' invidi , e maledici ; e ogn' uno infame
fa che maggior protettore io non mi poteva fce-
gliere, nè per grandezza di fortuna , nè per
grandezza di meriti, che V. M. la quale con
mano sì liberale ha arrichita Dio di tutti i doni

che fono
ntuno, o
gliarfele .
narne in

riputati defiderubili fra gli uomini, che
de paffati, a dei preferiti poffono aggua-
'Bencbè queflo non è foggetto da ragio-
breve lettera dettata da ro%%a, ed ine-

srer-
 
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