trattenimento prettamente dipendente dalla
vicina sontuosa alcova. Ed un esempio del
genere offre la casa di Obellio Firmo che
sul lato meridionale del suo peristilio in tufo,
ha un bel salone di II stile e, comunicante
con questo, un cubicolo di egual decorazione,
della sua decorazione, era collegata con un’aL
cova e costituiva con questa un unico insieme.
La destinazione a triclinio, potè solo awe/
nire negli ultimi tempi della vita della città,
quando, abolite le alcove, i due cubicoli
che si appoggiavano alle pareti del lato di
FIG. 43 - PAVIMENTO DELLA SALA DEL GRANDE AFFRESCO
aprentisi poi l’uno e l’altro con vani indipenz
denti sul portico; e infine, un più nobile
esempio di tale disposizione ci è dato dalla
Casa del Labirinto che, ai quattro lati del
suo più nobile salone decorato di II stile, ha
quattro cubicoli sboccanti con basse porticine
nell’interno del salone stesso. E si tratta in
questi ed altri casi analoghi, non di veri e
propri triclini, ma di quelle nobili sale di lice'
vimento che si ebbero sopratutto a Pompei
nella casa di tipo ellenistico ed alle quali si è
soliti di dare il nome greco di “oeci ”. E un
“ oecus ” doveva essere questa sala della Villa
dei Misteri, quando nel periodo più nobile
nord, diventarono un semplice vano di pasz
saggio.
LO SCHEMA DECORATIVO DELLE PARETI. /
Prima di accingerci alla descrizione della rapz
presentazione figurata, esaminiamo lo schema
decorativo delle pareti. Esso ci offre il tipo
più semplice della decorazione di II stile, del
tipo cioè a semplice incrostazione marmorea
senza rilievo e senza elementi architettonici,
quali invece ricorrono in questa stessa Villa
nell’altro grande “ oecus ’ ’ del lato meridionale
(n. 6), nella stanza n. 25 e, sopratutto, neL
l’altro cubicolo a doppia alcova prospiciente
122
vicina sontuosa alcova. Ed un esempio del
genere offre la casa di Obellio Firmo che
sul lato meridionale del suo peristilio in tufo,
ha un bel salone di II stile e, comunicante
con questo, un cubicolo di egual decorazione,
della sua decorazione, era collegata con un’aL
cova e costituiva con questa un unico insieme.
La destinazione a triclinio, potè solo awe/
nire negli ultimi tempi della vita della città,
quando, abolite le alcove, i due cubicoli
che si appoggiavano alle pareti del lato di
FIG. 43 - PAVIMENTO DELLA SALA DEL GRANDE AFFRESCO
aprentisi poi l’uno e l’altro con vani indipenz
denti sul portico; e infine, un più nobile
esempio di tale disposizione ci è dato dalla
Casa del Labirinto che, ai quattro lati del
suo più nobile salone decorato di II stile, ha
quattro cubicoli sboccanti con basse porticine
nell’interno del salone stesso. E si tratta in
questi ed altri casi analoghi, non di veri e
propri triclini, ma di quelle nobili sale di lice'
vimento che si ebbero sopratutto a Pompei
nella casa di tipo ellenistico ed alle quali si è
soliti di dare il nome greco di “oeci ”. E un
“ oecus ” doveva essere questa sala della Villa
dei Misteri, quando nel periodo più nobile
nord, diventarono un semplice vano di pasz
saggio.
LO SCHEMA DECORATIVO DELLE PARETI. /
Prima di accingerci alla descrizione della rapz
presentazione figurata, esaminiamo lo schema
decorativo delle pareti. Esso ci offre il tipo
più semplice della decorazione di II stile, del
tipo cioè a semplice incrostazione marmorea
senza rilievo e senza elementi architettonici,
quali invece ricorrono in questa stessa Villa
nell’altro grande “ oecus ’ ’ del lato meridionale
(n. 6), nella stanza n. 25 e, sopratutto, neL
l’altro cubicolo a doppia alcova prospiciente
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