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Mazzi, Curzio
Leone Allacci e la Palatina di Heidelberg — Bologna: Tipografia Fava e Garagnani, 1893

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https://doi.org/10.11588/diglit.63442#0168
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160 CURZIO MAZZI
Dei codici onde erasi cosi arricchita la Vaticana ebbe
cura speciale Urbano Vili appena sedutosi nel soglio
pontificio. Quelli cui erano state tolte pel trasporto le
pesanti coperture in asse furono elegantemente rilegati in
pelle verde apponendo, esternamente, le Ajpi Barberino;
ed internamente, a tutti, lo stemma di Massimiliano di
Baviera col ricordo del dono fattone (1); e furono riposti
in eleganti scaffali, ove anche attualmente si custodiscono
serbando d’ogni cosa memoria in una epigrafe che forse
l’Allacci stesso dettò (2). Onde il Theiner, celebrato Ur-
bano per la splendida sede costruita in Vaticano alla Pa-
latina, che, se rimasta in Heidelberg, sarebbesi per atte-
stazione del Wilken stesso miseramente perduta nell’ in-
l’incendio di quella città nel maggio 1693, inneggia ai
salvatori di tanto tesoro letterario, Gregorio XV e Mas-

commemorative del dono.
Maximilianus. Bavariae. Dux
Bibliothecam. Palatinam. quam
capta. Heidelberga. spolium.
fecerat. Sedi. Apostolicae
trophaeum. misit, A. m.dc.xxii.

(1) Vedi a pag. 76. Fra le Carte dell’Allacci, Filza CXXVI, 24,
sono anche le due seguenti epigrafi
Bibliothecam. Palatinam
Maximilianus. Bavariae Dux
Capta. Heidelberga. Spolium
fecit. et. Sedi Apostolicae
trophaeum. misit. An. cmiocxxii
(2) L’ epigrafe è questa :
« Urbanus Vili Pont. Max.

complura Palatinae Bibliothecae volumina
nobiles Heidelbergicae victoriae manubias
Gregorio XV et Apostolicae Sedi
a Maximiliano Bavariae duce donata
Romam advexit
opportunis armarijs in Vaticano conclusi!
locum rudem antea atque informem
in hanc speciem reddegit
et perspicuo specularium nitore
exornavit. Anno Dom. MDCXXIV
Pont. Primo. »
 
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