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CURZIO MAZZI
difficoltà d’aver carri ed anche cavalli, de’ quali cento
almeno bisognano per trasportare le casse e quaranta
per le vettovaglie e la biada; senza la quale « saria portar
li cavalli a manifesta morte », ed erano cento cinquanta
i sacchi di questa da condur seco per non perder tempo
in comprarla per via: i cavalli si cercano fino in Valtel-
lina « vinticinque e trenta leghe lontano »: più agevole
sarebbe mandar le casse poche alla volta; ma non vuole,
e con tutte si avvierà : « di equa insino a Mintebolt
» (Mittenwald) le condurremo con i carri, poi, a schena
» di cavalli, a Sefelt, a Unest, a Landech, a Font (Fontz),
» a Onoder, a Schei, a Sernez (Zernetz') a Coz, a Pon-
» tatto, a Sernada, a Chiavena(Ctóm?),alLago di Como (1)».
Frattanto crescevano le difficoltà d’ aver carri e cavalli,
poiché approssimandosi la fiera di Bolzano e Francoforte
« li mercanti li vanno cerchando con le candelle, e non
» li trovano. Io non poso mai in solecitar il mer-
» cante, e lui le persone che ha mandato fuori per
» questo effetto ». Ma prima di partire occorreva risar-
cire alcune delie casse malconce nei disastri del viag-
gio antecedente; altre bisognava ridurle che potessero
trasportarsi a schena di mulo, non permettendo le vie
montuose nella Valtellina e nel Tirolo di trasportarle
sempre sui carri : « E per non aver occasione di stentar »
scriveva al Cardinal Ludovisi « e questo senza nessuna
» utilità nelli paesi deserti della Valtellina, dove nissuno
» mi potria soccorrere, ho fatto di nuovo ripesare qui
» le casse, mentre ho questo tempo, e veder s’ era peso
» giusto o sproportionato per li cavalli; et ho trovate
» alcune le quali eccedono il peso che ponno portare li
» cavalli per le montagne in questi tempi; se bene mi
(1) Lettera (1623, marzo 20) dell’Allacci, da Monaco, al card. Lu-
dovisi. Ms. cit. B. 38, c. 2071 e 206r ( minuta autogr. ).
CURZIO MAZZI
difficoltà d’aver carri ed anche cavalli, de’ quali cento
almeno bisognano per trasportare le casse e quaranta
per le vettovaglie e la biada; senza la quale « saria portar
li cavalli a manifesta morte », ed erano cento cinquanta
i sacchi di questa da condur seco per non perder tempo
in comprarla per via: i cavalli si cercano fino in Valtel-
lina « vinticinque e trenta leghe lontano »: più agevole
sarebbe mandar le casse poche alla volta; ma non vuole,
e con tutte si avvierà : « di equa insino a Mintebolt
» (Mittenwald) le condurremo con i carri, poi, a schena
» di cavalli, a Sefelt, a Unest, a Landech, a Font (Fontz),
» a Onoder, a Schei, a Sernez (Zernetz') a Coz, a Pon-
» tatto, a Sernada, a Chiavena(Ctóm?),alLago di Como (1)».
Frattanto crescevano le difficoltà d’ aver carri e cavalli,
poiché approssimandosi la fiera di Bolzano e Francoforte
« li mercanti li vanno cerchando con le candelle, e non
» li trovano. Io non poso mai in solecitar il mer-
» cante, e lui le persone che ha mandato fuori per
» questo effetto ». Ma prima di partire occorreva risar-
cire alcune delie casse malconce nei disastri del viag-
gio antecedente; altre bisognava ridurle che potessero
trasportarsi a schena di mulo, non permettendo le vie
montuose nella Valtellina e nel Tirolo di trasportarle
sempre sui carri : « E per non aver occasione di stentar »
scriveva al Cardinal Ludovisi « e questo senza nessuna
» utilità nelli paesi deserti della Valtellina, dove nissuno
» mi potria soccorrere, ho fatto di nuovo ripesare qui
» le casse, mentre ho questo tempo, e veder s’ era peso
» giusto o sproportionato per li cavalli; et ho trovate
» alcune le quali eccedono il peso che ponno portare li
» cavalli per le montagne in questi tempi; se bene mi
(1) Lettera (1623, marzo 20) dell’Allacci, da Monaco, al card. Lu-
dovisi. Ms. cit. B. 38, c. 2071 e 206r ( minuta autogr. ).