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CURZIO MAZZI
strada; venendosene per Burgais alla valle del Mona-
sterno (Klòsterle) verso Bormio e la Valtellina per cauli-
nare più sicuri; sebbene bisognasse rimar fermi quat-
tordici giorni al Monasterio fra soldati eretici (dai quali
si adoperò a liberare il paese) (1), finché i contadini non
ebbero aperte le strade; che pur fu meno indugio e
minore spesa anzi che aspettare un mese e mezzo quanto
sarebbe bisognato perché la strada s’aprisse da sé; tanto
più volendo i carrattieri tornasene per caricar sale ad Ala
(Aalerì) (2). Del qual aprir delle strade, facendo a forza
di braccia un sentiero in mezzo alla neve, parlano una
» Ombraglia: con pocha spesa se la farrà (sic) andar presto et sarrà
» più utile che aspettava (sic) li soldati del papa che venghino in presidio
» per la valle. Non altro. Solo me offero et raccomando. — Se per
» sorte foste inanti alli cavalli mandacele un messo a posta a farli avisar
» che non vadino per Egniedina.
» (Fuori) Al M.° Mag.° Sig. Antonio Leon amico mio oss.mo che
» Dio guardi. A Onodri, over dove si ritrova ». Carte Allacci, Filza
» CL1X, 13 (autogr.) ».
(1) Lettera (1623, maggio 15: dal Monasterio) « In questi giorni è
» gionta equi in Monasterio una compagnia di soldati, secondo che posso
» conoscere, valorosi, ma sopra le forze di queste povere genti, li quali
» sono travagliati e con detti e con fatti, poiché che (sic) non s’ è
» posto termine nissuno di quello che sono obligati dar al soldato,
» ma il tutto s’è lasciato a discritione delli soldati ; e mentre che
» in una casa si scrive uno soldato venghono a essere tre e quatro
» bocche, poiché viene appresso moglie, figlio, garzone. M’ è stato detto
» per cosa certa il numero de’soldati esser cento vinti e quello delle
» femine cento diece; che pare maraviglia: ho visto li stratii di questa
» gente e mi sono mosso a compassione d’ onde poi mi sono indotto a
» notificarlo a Vostra Signoria ». Ms. cit. B. 38, c. 213r (minuta o
copia non autogr. ). La lettera non ha il nome della persona cui é
diretta, ma forse è al « Presidente di Insbruch ». Cfr. Ms. cit. B. 38,
c. 222r una lettera (1623, febbraio 28: non autogr.) dell’Allacci da
Monaco a Giovanni Aldringer.
(2) Lettera (1623, maggio 31) dell’Allacci, da Milano, al card. Lu-
dovisi. Ms. cit. B. 38., c. 217 t-218r (minuta autogr.).
CURZIO MAZZI
strada; venendosene per Burgais alla valle del Mona-
sterno (Klòsterle) verso Bormio e la Valtellina per cauli-
nare più sicuri; sebbene bisognasse rimar fermi quat-
tordici giorni al Monasterio fra soldati eretici (dai quali
si adoperò a liberare il paese) (1), finché i contadini non
ebbero aperte le strade; che pur fu meno indugio e
minore spesa anzi che aspettare un mese e mezzo quanto
sarebbe bisognato perché la strada s’aprisse da sé; tanto
più volendo i carrattieri tornasene per caricar sale ad Ala
(Aalerì) (2). Del qual aprir delle strade, facendo a forza
di braccia un sentiero in mezzo alla neve, parlano una
» Ombraglia: con pocha spesa se la farrà (sic) andar presto et sarrà
» più utile che aspettava (sic) li soldati del papa che venghino in presidio
» per la valle. Non altro. Solo me offero et raccomando. — Se per
» sorte foste inanti alli cavalli mandacele un messo a posta a farli avisar
» che non vadino per Egniedina.
» (Fuori) Al M.° Mag.° Sig. Antonio Leon amico mio oss.mo che
» Dio guardi. A Onodri, over dove si ritrova ». Carte Allacci, Filza
» CL1X, 13 (autogr.) ».
(1) Lettera (1623, maggio 15: dal Monasterio) « In questi giorni è
» gionta equi in Monasterio una compagnia di soldati, secondo che posso
» conoscere, valorosi, ma sopra le forze di queste povere genti, li quali
» sono travagliati e con detti e con fatti, poiché che (sic) non s’ è
» posto termine nissuno di quello che sono obligati dar al soldato,
» ma il tutto s’è lasciato a discritione delli soldati ; e mentre che
» in una casa si scrive uno soldato venghono a essere tre e quatro
» bocche, poiché viene appresso moglie, figlio, garzone. M’ è stato detto
» per cosa certa il numero de’soldati esser cento vinti e quello delle
» femine cento diece; che pare maraviglia: ho visto li stratii di questa
» gente e mi sono mosso a compassione d’ onde poi mi sono indotto a
» notificarlo a Vostra Signoria ». Ms. cit. B. 38, c. 213r (minuta o
copia non autogr. ). La lettera non ha il nome della persona cui é
diretta, ma forse è al « Presidente di Insbruch ». Cfr. Ms. cit. B. 38,
c. 222r una lettera (1623, febbraio 28: non autogr.) dell’Allacci da
Monaco a Giovanni Aldringer.
(2) Lettera (1623, maggio 31) dell’Allacci, da Milano, al card. Lu-
dovisi. Ms. cit. B. 38., c. 217 t-218r (minuta autogr.).