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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 3.1843

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https://doi.org/10.11588/diglit.14067#0457
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( 266 )

Zfi\/.ivn ( caeclua ), perchè in qualsivoglia modo tagliato vi
rigerminava, e talvolta anche dalle radici. E ne' monti
Idei, ed in quelli che dicevansi Leuci nella stessa isola,
trovavasi quella pianta sulle stesse elevazioni coverte
sempre di neve (i) ; orni' è che giustamente Virgilio le ha
data la denominazione d'Idaea (2). Meraviglioso è ciò che
Plinio aggiugne su tal proposito : poiché dopo aver detto
esser Creta patria del cipresso, narra che nasce esso in
quell' isola per naturai virtù, ovunque muovasi la terra,.
ed anche spontaneamente senza che sia il suolo in modo
alcuno coltivato ( non appellato solo ), e massime ne' già
detti monti coverti di perpetua neve, mentre altrove ha
bisogno di un clima caldo, e con difficoltà si produce (5).
Ed il Brotier nelle sue note a queste parole di Plinio os-
serva opportunamente che il Toumefort verificò ne'suoi

•----: i„ ■■:■■•■'!• a~ì\~ "-rrazione di Teofrasto e di Plinio-

) che in Creta traile nevi germo-

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b. IV cap. 1 e Plin. Kb. XVI c. 33 segni. 60.

quale paragonate eon altro luogo di Teofrasto
^e quasi lo stesso, mostrano che malamente il
li Plinio in Tarento invece delle parole in
unente ripreso dall'Arduino.

p. 32. Si sa che in generale Creta era cono-
ai SevSpotfópos (sc//ol. villois. ad Iliaci. v. 123 ).

mostra dipinti i monti elevali ed argillosi ce-
ka recentemente in un sarcofago da luì pub-
3) ha ravvisalo indicarsi con cipressi il sito
 
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