ISCRIZIONE S ANNI TIC A 20
la seconda voce 3f| x). Queste due consonanti non potendo
far suono senza una vocale intermedia , convien credere
che ad esempio di ciò che altre volte veggiamo essersi
fatto ne' monumenti osci , questa vocale sia qui stata
omessa, e che per leggere ed intender la voce convenga
supplirla. Ma come farassi a divinare quale sia qui la
vocale omessa? Panni che sia 1' R, e che quindi giusta-
mente sia già stata questa sigla spiegata per Paculus 3
o come meglio avrebbe dovuto dirsi Pacullus , da colui
che il primo applicossi ad intendere questa iscrizione 2).
Che gli Osci sopprimessero talvolta le vocali, e che
precisamente ne*prenomi avessero essi l'uso d'indicarli
colle due prime consonanti, sopprimendo la vocale da
cui erano separate, oltre all' esempio che ne dà la no-
stra lapida, pruovasi pure coli'esempio del prenome
osco, QkM, Marius 3). Io leggo questo prenome indicato
nelT ultima linea del celebre programma osco scritto a
mano sopra una parete pompejana e pubblicato nella dis-
sertazione isagogica 4) J. ^UGr-rlHH .QkM, le quali parole
1) Nella citata opera del sig. Gua- inoltre ricorda Mario Blosio pretore in
rini dassi a questo monogramma la forma Capua ( lib. XXIII cap, 7 ), Mario Al-
di due lettere distaccate e vuoisi fio che ivi fu pure meddix tuticus ( ibid.
interpetrar Lucius. cap. 35 ) , e Mario Egnazio sannite ( epit.
2) Vedi Guarini /. c. lib. LXXV ) , il cui nome è ancor
3) Che Marcus fosse un prenome celebrato in Vellejo lib. II cap. 16, ed
negli antichi linguaggi italici , ben lo in Appiano de beli, civil. lib. I cap. 40
aveva ricavato il Drakenborch da non segg. Le iscrizioni osche sono di bella con-
pochi luoghi di Livio. Vedi le sue note ferma a queste classiche autorità.
al cap. 42 del libro XXII ove fassi men- 4) Tav. III.
zione di Mario Statilio lucano. Livio
♦
la seconda voce 3f| x). Queste due consonanti non potendo
far suono senza una vocale intermedia , convien credere
che ad esempio di ciò che altre volte veggiamo essersi
fatto ne' monumenti osci , questa vocale sia qui stata
omessa, e che per leggere ed intender la voce convenga
supplirla. Ma come farassi a divinare quale sia qui la
vocale omessa? Panni che sia 1' R, e che quindi giusta-
mente sia già stata questa sigla spiegata per Paculus 3
o come meglio avrebbe dovuto dirsi Pacullus , da colui
che il primo applicossi ad intendere questa iscrizione 2).
Che gli Osci sopprimessero talvolta le vocali, e che
precisamente ne*prenomi avessero essi l'uso d'indicarli
colle due prime consonanti, sopprimendo la vocale da
cui erano separate, oltre all' esempio che ne dà la no-
stra lapida, pruovasi pure coli'esempio del prenome
osco, QkM, Marius 3). Io leggo questo prenome indicato
nelT ultima linea del celebre programma osco scritto a
mano sopra una parete pompejana e pubblicato nella dis-
sertazione isagogica 4) J. ^UGr-rlHH .QkM, le quali parole
1) Nella citata opera del sig. Gua- inoltre ricorda Mario Blosio pretore in
rini dassi a questo monogramma la forma Capua ( lib. XXIII cap, 7 ), Mario Al-
di due lettere distaccate e vuoisi fio che ivi fu pure meddix tuticus ( ibid.
interpetrar Lucius. cap. 35 ) , e Mario Egnazio sannite ( epit.
2) Vedi Guarini /. c. lib. LXXV ) , il cui nome è ancor
3) Che Marcus fosse un prenome celebrato in Vellejo lib. II cap. 16, ed
negli antichi linguaggi italici , ben lo in Appiano de beli, civil. lib. I cap. 40
aveva ricavato il Drakenborch da non segg. Le iscrizioni osche sono di bella con-
pochi luoghi di Livio. Vedi le sue note ferma a queste classiche autorità.
al cap. 42 del libro XXII ove fassi men- 4) Tav. III.
zione di Mario Statilio lucano. Livio
♦