2 SCOTTI
de'suoi lumi, rivolsi l'attenzione al lavoro, di cui presento
il ragguaglio a questa colta Assemblea: limitandomi propria-
mente alle XIV membrane, che sono rescritte, e che hanno
perciò una speziale importanza. Ivi della scrittura antica ho
letto soltanto i primi versi in ciascuna pagina, che fortuna-
tamente cominciano più in alto della nuova scrittura, ed
in conseguenza mi han permesso di lasciar questa quasi
totalmente intatta. Nè poi son disceso a' versi inferiori,
per non togliere alle pergamene la primiera nitidezza ;
poiché il color fosco della grilla, che adoperasi a ravvivare
i caratteri già cancellati, lascia le carte luride e sozze ;
mentre l'azion fisica del pennello, non che il ricompa-
rirvi le antiche lettere , fan tanto oscurare lo scritto più
recente, che non può leggersi senza molta difficoltà. Mi fu
suggerito da' Chimici di valermi di un' acqua bianca, in
vece della colorata ; nè io trascurai di farne buon uso x).
Ma quantunque abbia sperimentato trarsi da questa mo-
dificazione presso a poco eguale utilità per la lettura-, non-
dimeno mi avvidi che pur le membrane rimaneano alquanto
oscurate, e perciò non volli senza una precisa necessità pro-
li In eodem habctur Graecac Eccle-
i> siac Typicuin, sive ordo divini Offi-
» cii longe discrepans a Typico S. Sa-
li bae, quod Clementi Papae Vili di-
» catum edidit Arcudius. Incipit a ta-
li lendis seplembris, Graeci anniinitio,
11 et procedit ad uscpic dicm XXV no-
li vembris, ubi abrumpitur in officio
i) S. Mercurii.
1) Ciò feci per mezzo del sig. D. Gio:
Battista Casanova, valentissimo nello
svolgimento e nella incisione de' Papiri
Ercolanesi, die a tal uopo adoperò fe-
licemente sotto la direzione de' Chimici
un distillato di cime verdi di Olmo,
di cortecce di Melo granato, e di succo
di Sorbe , aggiugnendovi l'Alcool con-
centrato.
de'suoi lumi, rivolsi l'attenzione al lavoro, di cui presento
il ragguaglio a questa colta Assemblea: limitandomi propria-
mente alle XIV membrane, che sono rescritte, e che hanno
perciò una speziale importanza. Ivi della scrittura antica ho
letto soltanto i primi versi in ciascuna pagina, che fortuna-
tamente cominciano più in alto della nuova scrittura, ed
in conseguenza mi han permesso di lasciar questa quasi
totalmente intatta. Nè poi son disceso a' versi inferiori,
per non togliere alle pergamene la primiera nitidezza ;
poiché il color fosco della grilla, che adoperasi a ravvivare
i caratteri già cancellati, lascia le carte luride e sozze ;
mentre l'azion fisica del pennello, non che il ricompa-
rirvi le antiche lettere , fan tanto oscurare lo scritto più
recente, che non può leggersi senza molta difficoltà. Mi fu
suggerito da' Chimici di valermi di un' acqua bianca, in
vece della colorata ; nè io trascurai di farne buon uso x).
Ma quantunque abbia sperimentato trarsi da questa mo-
dificazione presso a poco eguale utilità per la lettura-, non-
dimeno mi avvidi che pur le membrane rimaneano alquanto
oscurate, e perciò non volli senza una precisa necessità pro-
li In eodem habctur Graecac Eccle-
i> siac Typicuin, sive ordo divini Offi-
» cii longe discrepans a Typico S. Sa-
li bae, quod Clementi Papae Vili di-
» catum edidit Arcudius. Incipit a ta-
li lendis seplembris, Graeci anniinitio,
11 et procedit ad uscpic dicm XXV no-
li vembris, ubi abrumpitur in officio
i) S. Mercurii.
1) Ciò feci per mezzo del sig. D. Gio:
Battista Casanova, valentissimo nello
svolgimento e nella incisione de' Papiri
Ercolanesi, die a tal uopo adoperò fe-
licemente sotto la direzione de' Chimici
un distillato di cime verdi di Olmo,
di cortecce di Melo granato, e di succo
di Sorbe , aggiugnendovi l'Alcool con-
centrato.