( 47 )
gue, perchè iodi si portò questo re in Roma, pag. 1026.
Ev h Irakia. %svyecri tfi[/$ósiffiv vsro <rov Nspwvo? txo^taùfi, 8«*
Uizivrcov tg Naav croX/v crpos aurov abituro . . . Cr" ouv Nspwv...
toìs Ss aXXoi? &7]gt<youTo5 xa; ^ovo,aa^;<as iTorsoXo<s e^sto /c.<r.X.
i/i Italia ( Tèridates ) velli coepit currìbus a Nerone
missis, ad eumque per Picenos in Novam Urbem venit.
Nero igilur eum celerà magnifice excepit , tum ludos
Puteolis gladiatorios fedi eie. Basterebbe leggere , che
Dione scrisse vzav vtókiv e non NscwoX/v per esser certo ,
che si parla della nuova città lungo Baia ; ma v' ha più
valenti ragioni, sì perchè conveniva accogliere un principe
straniero nella città del proprio dominio, quale si era la
region di Pozzuoli, non in una, che non si era del suo
imperio , ed il nostro comune allora vivea da perfetta re-
pubblica : come altresì, perchè si legge, che in Pozzuoli
luogo vicinissimo alla nuova città furori dati a Teridate
gli spettacoli gladiatorii : nè rinvenir si può debolissima
ragione, perchè l'Imperadore attendesse in Napoli Terida-
te. Ed ora sarà di lunga ammirazione, che il gran Rei-
maro neir egregie annotazioni in questo storico , e più
altri comentatori stimarono, che qui via croX/s si fosse la
nostra città, e mi spiace, che anche Pier Lasena sia
dello stesso sentimento nel Ginnasio , pag. i38.
Mi sembra inoltre , scovertasi questa noe, vroXig vi-
cino al lago Lucrino , che si possa rendere spedito un
luogo disagevole di S. Agostino ( per non parlar sempre
degli scrittori Greci ). Cosi egli scrisse Conlra Academ.
tom. I. lib. 3. c. 16. p. 218. Antverp. Persuadebis nemi-
nem tamquam in Cumano gymnasio , atque adeo Nea-
gue, perchè iodi si portò questo re in Roma, pag. 1026.
Ev h Irakia. %svyecri tfi[/$ósiffiv vsro <rov Nspwvo? txo^taùfi, 8«*
Uizivrcov tg Naav croX/v crpos aurov abituro . . . Cr" ouv Nspwv...
toìs Ss aXXoi? &7]gt<youTo5 xa; ^ovo,aa^;<as iTorsoXo<s e^sto /c.<r.X.
i/i Italia ( Tèridates ) velli coepit currìbus a Nerone
missis, ad eumque per Picenos in Novam Urbem venit.
Nero igilur eum celerà magnifice excepit , tum ludos
Puteolis gladiatorios fedi eie. Basterebbe leggere , che
Dione scrisse vzav vtókiv e non NscwoX/v per esser certo ,
che si parla della nuova città lungo Baia ; ma v' ha più
valenti ragioni, sì perchè conveniva accogliere un principe
straniero nella città del proprio dominio, quale si era la
region di Pozzuoli, non in una, che non si era del suo
imperio , ed il nostro comune allora vivea da perfetta re-
pubblica : come altresì, perchè si legge, che in Pozzuoli
luogo vicinissimo alla nuova città furori dati a Teridate
gli spettacoli gladiatorii : nè rinvenir si può debolissima
ragione, perchè l'Imperadore attendesse in Napoli Terida-
te. Ed ora sarà di lunga ammirazione, che il gran Rei-
maro neir egregie annotazioni in questo storico , e più
altri comentatori stimarono, che qui via croX/s si fosse la
nostra città, e mi spiace, che anche Pier Lasena sia
dello stesso sentimento nel Ginnasio , pag. i38.
Mi sembra inoltre , scovertasi questa noe, vroXig vi-
cino al lago Lucrino , che si possa rendere spedito un
luogo disagevole di S. Agostino ( per non parlar sempre
degli scrittori Greci ). Cosi egli scrisse Conlra Academ.
tom. I. lib. 3. c. 16. p. 218. Antverp. Persuadebis nemi-
nem tamquam in Cumano gymnasio , atque adeo Nea-