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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 9.1862

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Corcia, Nicola: Di alcune città greche nel Sannio: memoria
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https://doi.org/10.11588/diglit.14100#0134
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— 122 -

in cui erano undici grossi caratteri intagliati in due
rette linee, i quali benché dal tempo consumati,
tre ne erano del tutto simili a quelli di un sepol-
cro scoperto presso la città di Pesto. Y caratteri
della iscrizione veder si possono nel lodato scrit-
tore, il quale non dubitò di attribuirla a'Pelasgi10) ;
ma senza sostenere tale attribuzione, perchè le let-
tere pelasgiche non furono certamente che quelle
deJ primitivo greco alfabeto, che portarono in Ita^-
lia notabile nondimeno deve dirsi la simiglian-
za de' caratteri delle due epigrafi di un tempo pri-
mitivo, su'quali gran fondamento sarebbe da fare
se per riferire l'origine della città sannitica agli
stessi popoli un altro argomento non vi fosse, quel-
lo dell'analogia del nome di AJidena con Afidna,
città dell'Epiro. Senza dire con un moderno scrit-
tore che l'Epiro fosse stato la patria primitiva dei

10) Antonini, Lucania 1.1, p. 72. poco, e Diodoro Sicolo (III, 57, 1)

11 ) Plin. Hist. N. VII, 57. Ex quo dice che le lettere fenicie furono poi

aetemum literarum usum. InLatium dette pelasgiche, perchè i Pelasgi

eas attulerunt Pelasgi.—Cf. Dionys. furono i primi a farne uso ; e la tra-

Hal. Antiqq. Rom. I, 24, il quale dizione riferisce che Lino le cose di

riferisce la tradizione, che gli Ar- Bacco, ed altre favole scrivesse in

cadi i primi recassero in Italia l'uso lettere pelasgiche (III, 67, 4).
delle lettere greche, note ad essi da
 
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