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Guattani, Giuseppe Antonio [Hrsg.]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 5.1811 [Cicognara, 1324E]

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https://doi.org/10.11588/diglit.8993#0073
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X 57 X i

bei fiori, e par come troppo sicura che Proserpina gli lo cederli pef
sei mesi dell'anno. Ad onta di un ampio panneggiamento che l'attra-
versa Venere può dirsi nuda . Piace a vedere come il saggio artista
mentre fa pompa di maestria nel piegare, non cuopre alla Dea che
poco più del ginocchio , cioè quanto serve a far più piccante e sen-
sibile la nudità . Venere ritta s volta di schiena e con la testa ia
profilo 3 mentre porta un braccio sul petto di Adone s e con V al-
tro sostiene le sue vesti 3 forma un .assai beli' Accademia , contrae
ponendo la figura di Adone sedente , e veduto di faccia come pro-
tagonista della Scena. Porta la Dea lo scettro, ed ha fra ben s&f.
C-onci capelli ima sfarzosa mitella} distintivo solito delle Dee mag-
giori . A ben riflettere non poteva 1' artista dare un costume più
vago 5 e al tempo stesso più nobile a chi era insieme Dea degli
Amori5 e figlia di -Giove. Il contrattempo potè suggerirgliene forse
l'avventuroso pensiere . Veniva essa (i) di mostrarsi alla sua diletta
Cipro s che abbandonato avea da molto tempo per seguire il suo
amante nelle foreste del Libano 3 e veniva d'un salto avvertita dal-
ie sue grida . Amore in fatti non ha ancora raccolto le ali , ed è
tutto intento a farla da medico pietoso- Graziosa è la sua mossa »
ed è uno certamente de' più belli putti che mostri If antica scolto*
ra -Greca 3 o Greco - Romana.

Dirà taluno perchè queste due rappresentanze in un sepolcro ?
Qual rapporto vi hanno esse qual correlazione ? Moltissima 3 quando
solo si faccia attenzione a quei cinque versi di Marziano Capella *

Te Serafini Nilus, Memphis venerai tir Osirìm 5
Bissona sacra Mitram , Ditemque , ferumque Tiphonem •
Atys pulcher 3 itera curvi , et puer aiutiti aratri :
AMMON et arenth Lybies 3 ac Biblius ADON.
SIC VARIO CVNGTVS TE NOMINE CONVQCAT OR*
BIS . (2)

li preteso Orfeo nelf Inno di Adone eh' egli chiama A«<W no-'
me per cui solo intende il Grafi Dìo secondo i misteri da lui ap«

(0 Così Ovidio nelle metamòrfosi
seguito dagl'artisti ordinariamente.

(2) Nupt. Philol. lib. zi
 
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