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5? zione sepolcrale che esiste. ora nella Villa Borghese , della snm- '
j5 mentovata Regilla , nella quale si da per accertato che Erode At-,
M tico traesse 1' origin sua da Cerice figlio di Mercurio e di Erse £
„ e quindi penso che il gruppo fosse un ornamento della tomba su*
,3 detta . (i)
Sulle riflessioni addotte fin qui per escludere dal monumento la
Madre d' Amore non trovo a ridire . Venere non fu mai rappre-
sentata in cosi fanciullesca maniera , nè 1' attitudine è conforme a
quella de' noti suoi simulacri . Anche Apulejo dice che Venere nul-
la fece senza la presenza di Mercurio (2) ; Venerem àflé Mercurìì
praesentia nunquam egisse ; il che viene a collimare con quel di Plu-
tarco 5 che il piacere allora è perfetto quando viene accompagnato
da una grata facondia . Ma per esprimere una tale allegoria , secon-
do gli stessi autori citati 3 non fecero altro gli antichi che unire
nella stessa sede Venere e Mercurio (3) cioè accumulandone la pre-
senza j lontano peraltro da quell'amatoria licenza che in questo grup-
po osservasi 3 per cui poco manca a dir vero che non urti la de*,
cenza e divenga una spintria . Per credervi Froserpina 5 troppo tran-
quilla è F azione del Nume. Così violento fu 1' amore di Mercurio
per questa Dea 3 che al solo vederla 3 egli prese di Priapo V aspet-
to . Mercurìì obscenìus excitata natura tradìmr 5 quod adspeetu Froser-
pinae commoius sit. (4) Se tale era la tradizione relativamente a que-'
sti amori , il soggetto non era combinabile con la decenza 3 o poco
intelligibile rappresentato in altro modo . Oltre di che Proserpina
ebbe un rapitore 3 ed il suo ratto Sj ^elehratissimo ; ond' è che i
monumenti che risguardano la sua storia galante, tutti a quel fatto
si riferiscono. (5) Di Acacallis, sia pure la figlia di Minosse 5 o la
Ninfa di tal nome 3 non fa la Mitologia gran chiasso 3 perchè abbia
potuto un tale amore invogliare F artista a formarne un soggetto.'
Tal ragione per verità non milita riguardo alla passione di Mercu,
rio per Erse .
Questa figlia di Cecrope Re di Atene tornando dal Tempio in-'
sieme ad altre fanciulle fissò gli occhj di Mercurio e lo rese aman-
(1) lib. V, cap. t. pag. 22e. e seg.
£diz. Mi.
(z) Mei. VT.
(j) Ved. gli Ercolanesi Tom. HI,
(4) Ci'cer. da Nat. Dtor. Ere. Pitti
loc. cit.
(s) Fu questo gruppo scolpito da
Prassitele, e imitato clii sa da quanti a
Pila, lib. XXIV.
5? zione sepolcrale che esiste. ora nella Villa Borghese , della snm- '
j5 mentovata Regilla , nella quale si da per accertato che Erode At-,
M tico traesse 1' origin sua da Cerice figlio di Mercurio e di Erse £
„ e quindi penso che il gruppo fosse un ornamento della tomba su*
,3 detta . (i)
Sulle riflessioni addotte fin qui per escludere dal monumento la
Madre d' Amore non trovo a ridire . Venere non fu mai rappre-
sentata in cosi fanciullesca maniera , nè 1' attitudine è conforme a
quella de' noti suoi simulacri . Anche Apulejo dice che Venere nul-
la fece senza la presenza di Mercurio (2) ; Venerem àflé Mercurìì
praesentia nunquam egisse ; il che viene a collimare con quel di Plu-
tarco 5 che il piacere allora è perfetto quando viene accompagnato
da una grata facondia . Ma per esprimere una tale allegoria , secon-
do gli stessi autori citati 3 non fecero altro gli antichi che unire
nella stessa sede Venere e Mercurio (3) cioè accumulandone la pre-
senza j lontano peraltro da quell'amatoria licenza che in questo grup-
po osservasi 3 per cui poco manca a dir vero che non urti la de*,
cenza e divenga una spintria . Per credervi Froserpina 5 troppo tran-
quilla è F azione del Nume. Così violento fu 1' amore di Mercurio
per questa Dea 3 che al solo vederla 3 egli prese di Priapo V aspet-
to . Mercurìì obscenìus excitata natura tradìmr 5 quod adspeetu Froser-
pinae commoius sit. (4) Se tale era la tradizione relativamente a que-'
sti amori , il soggetto non era combinabile con la decenza 3 o poco
intelligibile rappresentato in altro modo . Oltre di che Proserpina
ebbe un rapitore 3 ed il suo ratto Sj ^elehratissimo ; ond' è che i
monumenti che risguardano la sua storia galante, tutti a quel fatto
si riferiscono. (5) Di Acacallis, sia pure la figlia di Minosse 5 o la
Ninfa di tal nome 3 non fa la Mitologia gran chiasso 3 perchè abbia
potuto un tale amore invogliare F artista a formarne un soggetto.'
Tal ragione per verità non milita riguardo alla passione di Mercu,
rio per Erse .
Questa figlia di Cecrope Re di Atene tornando dal Tempio in-'
sieme ad altre fanciulle fissò gli occhj di Mercurio e lo rese aman-
(1) lib. V, cap. t. pag. 22e. e seg.
£diz. Mi.
(z) Mei. VT.
(j) Ved. gli Ercolanesi Tom. HI,
(4) Ci'cer. da Nat. Dtor. Ere. Pitti
loc. cit.
(s) Fu questo gruppo scolpito da
Prassitele, e imitato clii sa da quanti a
Pila, lib. XXIV.