m co) m 19
Sovra di me ne roversciò mendace
L’odio, e la colpa. Jo mel (offersi, e tacqui ,
Ch’altro allor non potea. Ma venne il fine
De nostri assanni. Oggi di nuovo in trono
Gerusalemme t’adorerà : Sarai
Oggi Madre d’un Re.
Seh Madre ! E in qual giusa i
Rinasce un figlio mio?
Athal Da noi salvato
Uno ne fingerem : della tua fede
Nessun dubiterà.
Sek (Che ascolto!)
Athal Jo vissi.
Figlia, per gli altri assai : viver vorrei
Qualche giorno a me stessà. Il tedio, e gli anni
M’aggravan sì, che del governo al peso
Già mi Tento inegual. Del Re, del regno
La cura t’abbandono:
Riposo io bramo, e non lo trovo in trono.
Seh. (Che orror ! Ma come speri
Che resista l’inganno
All’ esame di tanti? Al Tanto zelo
Deli’accorto Giojada?
Athal Jo lo prevenni: /
Sarà per noi.
C 2 Séb,
Sovra di me ne roversciò mendace
L’odio, e la colpa. Jo mel (offersi, e tacqui ,
Ch’altro allor non potea. Ma venne il fine
De nostri assanni. Oggi di nuovo in trono
Gerusalemme t’adorerà : Sarai
Oggi Madre d’un Re.
Seh Madre ! E in qual giusa i
Rinasce un figlio mio?
Athal Da noi salvato
Uno ne fingerem : della tua fede
Nessun dubiterà.
Sek (Che ascolto!)
Athal Jo vissi.
Figlia, per gli altri assai : viver vorrei
Qualche giorno a me stessà. Il tedio, e gli anni
M’aggravan sì, che del governo al peso
Già mi Tento inegual. Del Re, del regno
La cura t’abbandono:
Riposo io bramo, e non lo trovo in trono.
Seh. (Che orror ! Ma come speri
Che resista l’inganno
All’ esame di tanti? Al Tanto zelo
Deli’accorto Giojada?
Athal Jo lo prevenni: /
Sarà per noi.
C 2 Séb,