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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Vitelli, Girolamo: Spicilegio florentino, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0027

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16 -

tamente insiste sulla bontà delle collazioni del Fu-
riane in genere, e in ispecie di questa del Luciano.
Dovrebbe essere un codice del secolo XIII. — Non
senza meraviglia ho visto che il <P del Fritzsche è
il Laurenziano (di Badia) 77, e che la indicazione
' secolo XIII ' è soltanto ingegnosa applicazione
delle medie proporzionali alla scrittura dei codici.
0> in fatti è scritto almeno da tre mani diverse, cioè:
1° (S> mano antica del X secolo, 2° <Pa mano recente
del s. XIV, 3° <Pb altra mano recente del s. XIV-XV.
E dico almeno tre mani, perchè probabilmente è
una quarta (<2>c) quella a cui è dovuta la scrittura
dei ff. 230 e 235, gli unici (oltre, s'intende, la parte
antica del codice) membranacei, mentre <Pa e cJ>b si
servono esclusivamente di fogli cartacei. E che il
codice non fosse eli una sola mano, lo annota il del
Furia stesso nel Catalogo manoscritto che si con-
serva in Laurenziana: ») al suo solito, ha creduto di
non doverlo indicare nella collazione, ed ha così resa
impossibile una giusta appreziazione del codice. È
quindi indispensabile completare le notizie che il
Fritzsche ha del codice e metterlo in grado di di-
stinguere nei futuri volumi la parte del secolo de-
cimo da quella del XIV. Ecco perciò un indice ac-
curato del contenuto del ms. con indicazione in
margine delle mani da cui le singole parti furono
scritte.2)

<2>;i ff. 1-50 1 Calumniae non temere credendum.
5V Phalaris prior.3)
8V Phalaris alter.
10 Hippias s. balneum.
1ÌT Bacchus.

13 Heracles.

14 De electro.

15 Xigrinus.
21 De domo.
25'Patriae encomium.
27 Macrobioi.

30 Verae histor. I e 39 Verae histor. IL

9 E del resto già Montfaucon, Diar. Ital. p. 368 (cf.;Fabi'ic.
Bibl. Gr. ed. Harl. V p. 346): Luciani codex perantiquus
X saeculi, sed sarcitus pleruraque recentiore marni, com-
plectens octoginta libros eiusdem. Cf. Bibl. bibliotliecar. I
p. 415 (dove ' restauratus ' invece di ' sarcitus '). Natural-
mente il Fritzsche (1,1 p. XI) crede questo cod. diverso dal #,

*) Il codice ha ora '284 fogli, anzi 285 poiché non è nu-
merato un foglio fra 97 e 98. Le dimensioni della perga-
mena antica sono di M. 0,275 X 0,21 e quelle dello spazio
occupato dalla scrittura antica M. 0,22 X0,155 (ovvero 0,16).
Ciascuna delle pagine antiche complete contiene 34 linee,

<Pa ff. 1-50 48 Iudicium vocalium.

49" Somnium s. Gallus fino ad ijov/uxi
tù aù c. 5 p. 710 extr. Reitz.

(p ff. 51-66 51 og xt'g ttots 6 tpaveìg 1. C. p. 711 init.

Ma in cima alla pagina <Pa ha sup-
plite le parole che non erano en-
trate nella pagina precedente: ToTg

ì^óiGxoig (parsici-ccvccTie/ATtcc^r] ròv

OVflQOV.

58 Prometheus s. Caucasus.
62v Icaromenippus fino a (p&eyyofiévtov
c. 17 p. 772.
<Pa ff. 67-85 67 alla xal avofio(oov ib.

70v Cataplus s. Tyrannus.
77 Menippus s. Necyomantia.
82 Eunuchus.

83T Vitarum auctio (/Sten1 nQaasig, non
nqàaig, il cod.) fino a dnovSaìov yuQ
sv avxolg ovót'v c. 13 p. 553.

(D ff. 86-88 86 xsveà di narra ib. fino a ti av
Txqàxxoig c. 27 p. 568.

<Paff. 89-90 89r contiene la fine della Vit. auct,
Ffiii,sX(òg-lut'Uoiusv e il principio del
Piscator fino a dixavixóv riva sìvai
c. 9 p. 577.

<P ff. 91-96 91 riva sìvai (queste due parole erase)

xal navovqyov xxl. ib. fino a xaì

[m%qi c. 36 p. 605.
0>aff.97-97bis 97 ys nollov xxl. ib. fino ad avxùv

ì'óoig c. 46 p. 613.
G> ff. 98-108 98 vTtsQOQàvva xxl. ib.

99 Bis accusatus fino ad ixovcrrjg ovaiag

c. 34 p. 834.

<Z>aff. 109-118109 ivé%s£vxxX. ib. e quindi De Luctu.

112 De Astrologia.

114v Adversus indoctum fino ad o/xoiog
sìr] c. 21 p. 117.
(Pff. 119-150 119 nàvv TTsTXEiapiévog xxl. ib.

121 Somnium s. Vita Luciani.

124 de Parasite

segnate per mezzo di istrumento a punta; e le lettere sono
generalmente sospese alle linee, ma in alcuni punti la linea
le traversa. Le abbreviazioni tachigrafiche sono rarissime
nel testo, meno rare negli scolii (intendo quelli della stessa
mano antica) : nessuna però di esse è tale da obbligarci a
credere la scrittura meno antica del secolo decimo.

3) In margine al principio di questo opuscolo si legge
l'Epigramma I nella seguente scorretta forma: Aovxiavòg
rad 'éyQdips nccXauc re uioqa re elótòg fxùqa xal avd-qiónoiai
xal rà Soxovvra eìvai aoyxr ovdèv èv av&cjuynoiai ó'iaxQidót'
èari vórjiia, «AX' o av S-avud^eig. rov& éréqoiai yéXiog.
 
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