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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Vitelli, Girolamo: Spicilegio florentino, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0042

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- 31 -

XXXI
XXXII
XXXIII
XXXIV
XXXVI

XXXVII

XXXVIII
XXXIX
XL

XLI

XLII
XLEI

XLIV

XLV

Epist.
CI

cu
ccn

Carni.
I, 1, 32

(voi. Ili p. 511)

I, 2, 3

(voi. III. p G3I)

Laur. Conv. Soppr. 177

(nell'indice)

RlCCARD. 2

MIA

TM

tng
on
ati©

fru

,bo

cqe

tm

Laur. VII, 8 soltanto Ci, ma già il Graux aveva
emendato CO.

TAF

oh

*AB

Graux aveva dovuto correggere bt; ora invece
fiera xai rcov laro- | \ l'indice del Laur. vuole computate le 'Igtoquu

Qi,<àv ari/oi Ji<$> /bo f nel calcolo, che potrà rifare chi abbia a dispo-

sizione il Migne. Cfr. ad Hom. V.

TM

ÓB

kg
CjB

Indicazione nuova. Nella citata ed. Parig. del 1609
(Or. XLYI p. 721-23) ho ottenuto un totale di
circa 3300 lettere. Con C|B per OB si avrà uno
stico di 35,85 lettere.

In Galland (Bibl. Patr. VI p. 446 [Venet. 1770]) e
nel Migne 50 versetti. : xaxuloyààrfV nel codice.
In lettere: totale circa 380, stico = 35,16.

Cento versi nelle edizioni: xurcc).oycidr]t> nel co-
dice. In lettere: totale circa 3400, stico = 37,3.

Indicazione nuova. Nella ediz. Parig. del 1609
. (Or. XXXI p. 496-509) ho calcolato 21,797 let-
tere. Sostituendo X a T si avrà uno stico di
36,32 lettere.

oh, come corregge il Graux, anche Laur. VII,
26; non <pv (Bandirli).

,6X16

' La differenza non è imputabile a scambio di ci-
[ fre : TnA ha anche il Laur. VII, 8. Porse la sti-
\ cometria di questa orazione, omessa per caso
^ ì nell'archetipo di una delle due famiglie di co-
) dici, fu inserita in seguito sulla base di nuovo
f calcolo. Del resto se TUA ha dato al Graux lo
stico di 37,2 lettere, oh lo darebbe di 35,2.
 
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