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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Pais, Ettore: Le colonie militari dedotte in Italia dai triumviri e da Augusto ed il catalogo delle colonie italiane di Plinio
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0051

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- 40 -

Casinum basandosi sul fatto che in Casimiro, v'erano
i quattuorviri mentre appariscono i cluoviri nel ti-
tolo seguente n. 5159 = I. N. 4221, M • PAPIVS •
M • F • L • MATRIVS • L • F || DVO • VIRI ■ I • D j|
SIGNVM • CONCORDIAE • EX • C • C • RESTI-
TVENDVM || COERAVERVNT • EIDEMQVE • DEDI
CARVNT || ET • BASIM • GRADVM • ARAM • SVA •
PECVNIA || FACIVNDA • COER • EIDEMQ_- PRO-
BAVER || A • D • IIII • EID • OCT • CN • DOMIT • C •
ASINIO ■ CoS, ossia nell'anno 714; nel qual titolo
è notevole anche il fatto dell'innalzamento della
statua alla dea Concordia, come nota il Mommsen.

Tuttavia non mi pare che esso abbia il va-
lore definitivo che vuol dargli l'insigne uomo,
perchè non mancano molti esempi di municipii
aventi la magistratura dei duoviri, v. Eburum
C. I. L. X. n. 451, ') e perchè questa questione
della differenza fra duoviri e quattuorviri non è
ancora definita in modo tale che ove esistono
duoviri si debba assolutamente pensare ad una
colonia e dove quattuorviri ad un municipio e
perchè in fine al ragionamento del Mommsen si
oppone il titolo Orelliano 3885 ALFIVS C ■ F • LEM •
RVF • II • VIR • QVIN || COL ■ IVL • HISPELLI • ET • lì •
VIR || QVINQ_- IN • MVNICIPIO • SVO • CASINI
et sq. Ove è a notare che è detta colonia Iuiia,
Hispellum che come vedremo è colonia Augustea,
mentre Casino che qui è detto municipio, non è
chiamato colonia che in titoli d'età molto poste-
riore ed è annoverato fra gli oppida e non fra le
colonie da Plinio.

Infine si potrebbe citare Hispellum. Properzio

q Fra i varii e numerosi esempii che io potrei citare
mi contento di notare Terventum, C. I. L. IX, n. 2601,

c-PONTI o • c • f • VOL | marcello • ii • VIR | mWNICIP • TERVEN-

tinat ; Atina C. I. L. X, n. 5067, q_- herio • q_- f • ter •

octavio • ivsto | patrono • mvnicipi • flam • divi • traiani |
aed ■ IT • vir ■ TI • qvinq_et Sq.

2) Il liber coloniarum nomina altri oppida che furono
o dedotti o assegnati dai triumviri. Essi sono : Volterrae
p. 214 ; Népet p. 217 ; Luna p. 223 ; Asetium ? p. 230 ;
Allifae p. 231; Formiae p. 234; Interamna Lirinas p. 2345
Ligures Baebiani et Corneliani p. 235; Signia p. 237; Setia
p. 237; Telesia p. 238; Ulubrae p. 239. Mancano fatti sicuri
per dimostrare giuste o false, o in tutto o in parte queste
notizie; per es. Interamna Lirinas fu municipio v. C. I. L.
X, p. 525, n. 5332, 5338, 5339 ecc. pure qui ed altrove
possono essere stato fatte delle assegnazioni parziali.

«) A noi sfuggono le ragioni dei singoli fatti. Per es.
Cicerone ad fam. XII, 5, 2, anno 710 u. e, scrive a Cassio
" Praeter Bononiam, Regium Lepidi, Parmam, totam Gal-
liam tenebamus studiosissimam rei publicae „ or bene
Bononia fu una delle colonie Antoniane, Parma poi ben-

come è noto, Elg. V. I. 129, si lamenta dei beni
paterni che gli furono tolti, e generalmente si am-
mette che ciò avvenne al tempo delle assegna-
zioni triumvirali. Or bene Properzio era umbro e
fra le varie città che si disputano l'onore del-
l' aver dato i natali al poeta, Assisium ib. v. 125,
è quella che ha ragioni più valide delle altre, e la
città più vicina è Hispellum distante solo pochi
chilometri da essa, cui vedremo colonia augustea.
Tuttavia può essere avvenuto che la pertica di
Tuder si estendesse anche al paese ed ai beni di
Properzio.2)

Se dunque io non mi sono ingannato nel ricer-
care le colonie triumvirali, noi avremo che una
era nell'Apulia, Venusia, una nel paese degli Irpini,
Benevento, quattro nella Campania e nel Lazio,
Capua, Aquino, Sora, Nuceria, due nell'Umbria,
Tuder e Pisaurum, due nel Piceno, Firmum ed
Ancona, quattro nell'Etruria, Luca, Florentia, Su-
trium e Falisca, due nella Cispadana, Bononia ed
Ariminum, due nella Transpadana, Cremona e Ter-
geste. Parrebbe naturale il supporre che queste città
si fossero inimicate i triumviri, ma lo si può asse-
rire solo per due con qualche certezza, ossia, per
Cremona e per Firmum.3) I triumviri da parte loro
non dovevano avere molti scrupoli e sceglievano
quelle città che avevano un'importanza strate-
gica o che s'erano mostrate nemiche ed avevano
forniti soldati alla parte avversaria, come quelle
del Piceno ; '•) i soldati dall' altra cercavano le terre
le più fertili, e il nome delle colonie mostra che
essi furono appagati.

che fosse favorevole ad Antonio, dopo l'assedio di Mo-
dena fu da questo saccheggiata nel 711 u. e, v. Cic.
Phil. XIV 8-10, ad fam. XII, 32, 4. Così M. Antonio
inveì contro Puteoli perchè aveva eletti a patroni Bruto
e Cassio. Cicer. Phil. II. 107, eppure non v' è notizia che
accenni all'esser ivi stata dedotta una colonia triumvirale.

*) V è appena il bisogno di ricordare che alcune di queste
città ossia Ariminum, Pisaurum, Ancona furono occupate
da Giulio Cesare, appena scoppiata la guerra civile. Cesare
si preoccupò anche del Piceno d'onde il Senato sperava di
trarre grandi forze contro lui. Cicer. ad Att. VII, 16, 2,
Vili, 8, d'onde anche P. Ventidio Basso radunò dei ve-
terani in favore di M. Antonio, v. Cicer. ad fam. XI, 10, 3 ;
App. b. ciò. Ili, 66. Nel Piceno istesso il Senato tentò di
raccogliere soldati ■ contro Antonio. App. b. civ. Ili, 93.
Era quindi naturale che i triumviri si assicurassero un
paese che poteva essere così utile a chi lo teneva; per ciò
io non avrei difficoltà ad ammettere in massima col liber
coloniarum, p. 226, che l'ager Potentinus, Ricinensis, Pau-
sulensis, Urbis Salviensis etc. fossero stati più o meno as-
segnati " lege triumvirale „ o " limitibus triumviralibus.,,
 
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