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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Pais, Ettore: Le colonie militari dedotte in Italia dai triumviri e da Augusto ed il catalogo delle colonie italiane di Plinio
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0054

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- 43 -

della cittadinanza romana recarsi da lui per os-
sequiarlo?

Augusto, è sempre Dione che ci tiene informati,
ad alcuni dette danari, ad altri ne- dette solo in
parte, promettendo di dare il resto in seguito ed
a quelli che avevano compiuti gli anni del servi-
zio militare (àia navxòg avrai GvGiQavsixfaai), dette
pure campi da coltivare. ')

Dalla lettura di Dione risulta nel modo il più
evidente che solo una parte e non grande ottenne
assegnazioni di terre, e per costoro non v' era biso-
gno che Augusto deducesse circa 28 nuove colonie ;
d'altra parte Augusto poteva fare a meno di re-
care nuovi dissesti nelle condizioni economiche
d'Italia, poiché egli era in grado di disporre delle
colonie e delle terre dei soldati di Antonio.

Dopo lo scoppio della guerra di Perugia, sino
alla conciliazione di Brindisi, Ottaviano ebbe più
volte occasione di provare quale affetto vi fosse per
Antonio, anche fra i propri veterani, ed egli cercò
sempre di liberare il suo esercito da soldati di
dubbia fede. -) Alla vigilia della battaglia di Azio,
i soldati delle colonie antoniane, pare che si dispo-
nessero a ribellarsi: ma Augusto, dice Dione, in
parte li atterrì, in parte li beneficò, e riguardo
a Bononia, che è una delle 18 città triumvirali,
egli fece in modo che costoro sembrassero essere
stati nuovamente dedotti da lui.3)

Ma dopo che la giornata di Azio gli assicurò
pienamente il potere, egli ebbe libere le mani con-
tro le colonie antoniane e tutte le città e le terre
di costoro, vennero da lui concesse in premio, ai
veterani che si trovarono ad Azio. I partigiani di
Antonio cacciati d'Italia, ebbero diverse sedi nelle
Provincie ma la maggior parte di loro fu mandata
a Philippi ed a Dyrrhachium,4) cui le inscrizioni
testimoniano colonie. Filippi è anzi detta colonia
Bilia, ed Iulia Augusta ed Augusto la poneva
sotto la sua protezione e la considerava dedotta

1) Dio. Cass. LI, 4.

2) v. App. b. civ. per es. V, 52, 53, 57, 66.

3) Dio Cass. L, § 6, 2, ndvtag ytÌQ tovg vnò tov Jvtwviov
anotxia&évtag, tà fièv èxcpojìrjaag, are ó'hiyovg ovtàg, rei óè
xal eveqyetrjaag nqooeté&eito . rd re ycÌQ al.'ha xal toiìg trjv
lìovmviav ènoixovvtag, avtòg uv&ig, iva ói) xal vep éavtòv
anmxLa&ai Soxùai, nqoaxateatrjaato.

k) Dio.Cass. LI, 4, 6 Kaìaao roìg (lèv àkXoig fiata edioxe,
roTg dè óiù navtòg avtm avatqatevaaav xal yrjv -nqoaxatéveifie.
tovg yttQ drjfiovg tovg èv ry 'Italia tovg rà rov 'AvtwvLov cpQovij-
ouviag èl-oixiaag roìg (lèv atqatKÓtaig rag re nàleig xal rà
/(ooiic avtwv èxaqieato . èxeivmv óè diq roìg fièv nkeiooi rà
re Jv^Qa/iov. xal rovg 'PihimTovg, àXXa re ènoixeìv àvte'dtoxe.

da sè 5) non v' è dunque ragione per negare fede
al passo di Dione e per non ammettere che anche
le colonie italiane di Antonio venissero, almeno
in parte, di nuovo dedotte. E ciò apparirà ancora
più evidente se ci porremo a ricercare quali fos-
sero le 28 colonie di cui parla Augusto. I criterii
di cui noi possiamo valerci a questo proposito
sono i seguenti:

1.° Il cognome delle colonie: Velleio, I, 14,
parlando delle colonie militari dice " militarium
et caussae et auctores ex ipsorum praefulgent
nomine. „ Nel nostro caso adunque le colonie di
Augusto si dovrebbero riconoscere dal cognome di
Iuliae. E per vero, parecchie di quelle che vedremo
essere tali, sono fornite di questo appellativo. Ma
sventuratamente questo cognome è per sè solo
troppo piccola prova, poiché si ornarono del co-
gnome iulio e le colonie dedotte da Cesare stesso
e quelle che Antonio dedusse in nome di lui, ad
es. la colonia Iulia Genitiva 6) nella Spagna ; si
chiamarono cosi le colonie di triumviri, e quelle
che poi dedusse il solo Augusto. Che le colonie
triumvirali si siano chiamate tutte Iuliae, lo prova
non solo il non essersi trovata traccia di una colo-
nia Antonia,7) ma il fatto che giusta i patti, dopo
la battaglia di Filippi, Ottaviano riservò a sè il di-
ritto di fare le deduzioni:8) privilegio che gli do-
vette essere accordato solo perciò, che agendo i
Triumviri in nome del partito e delle idee di Giulio
Cesare, il più diretto rappresentante era natural-
mente il figlio adottivo di lui, Ottaviano; e chia-
mandole Iuliae si evitavano tutte le questioni di
precedenza, che i triumviri apparentemente dove-
vano cercare di mettere da un canto. Talvolta ci
imbatteremo in colonie Iuliae Augustae, e questo
doppio cognome avrebbe un valore definitivo, se
non si fosse avverato il caso che alcuni municipi
detti iulh o iulh augusti, per essere stati riordinati
da Cesare e da Augusto, più tardi assai, onorati

8) Augusto Mon. Ancyr. 5, 35, nomina le sue colonie in
Macedonia. V. C. I. L. Ili, n. 386: Eckhel. II, 76.

«) v.Mommsen in Eph. Epig. 1875, II, p. 119; Marquardt,
Boem. Staatsverv. I3 p. 134.

") Ciò è ammesso anche dal Borghesi, Opere V, p. 262.
Plutarco dice è vero Ant. m. Jleiaavqa fièv 'Jvtwvia -nóhg
ma forse intende dire che fu dedotta da Antonio, non già
che avesse tale cognome, che del resto non comparisce
mai nelle inscrizioni ove è detta solo Iulia.

s) App. b. civ. V, 3, 14; Dio. Cass. XLVIII, 6, 1, S te
yù(> KaìaaQ avròg nà<si roìg re éavtoi xal toìg t(ò Avtiaviw
avatqatevaafiévoig rj&ekev ai'tì)v (xhjQovxiav) xarcì rag cvv&ìj-
xag, rag fietà rrjv vixrjv avtoìg yevofiévag.....noitjaao'S-av.
 
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