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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Pais, Ettore: Le colonie militari dedotte in Italia dai triumviri e da Augusto ed il catalogo delle colonie italiane di Plinio
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0056

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45 -

servazioni generali storico etnografiche sulla re-
gione. 2° Descrizione delle coste notando quelle
fra le città che sono colonie e dando ogni tanto
schiarimenti storici e dati sulle reciproche distanze.
3° Colonie dell'interno. 4° Lista alfabetica degli
oppida in opposizione alle colonie. 5° Notizie sui
popoli o sulle città perite.

Non tutto ciò che Plinio dice sull' Italia deriva
dalla cliscriptio Italiae di Augusto : la semplice let-
tura del testo basta, non solo per convincere che
Plinio ora segue un periplo, ed ora si attiene alla
divisione dell' Italia in XI regioni fatta da quello ;
ma che mentre ad Augusto si riferisce il catalogo
delle colonie e degli oppida, le notizie storiche,
etnografiche derivano da fonti differenti, la pre-
cipua delle quali pare essere Varrone.l)

Interpretando poi il testo, senza fare delle sofi-
sticherie, appare Plinio aver voluto citare tanto
nella descrizione delle coste, quanto nell'interno,
le colonie che erano date come tali nella discriptio
di Augusto; ma queste colonie non sono solo 28
bensì 48. Plinio enumera dunque solo quelle che
ha trovato nel catalogo augusteo o ne aggiunge
di suo delle altre, senza dichiararlo ? Inoltre nella
descrizione delle coste, lasciandosi trarre in inganno
dall' autore del periplo, per es. da Varrone, non ne
ha egli citata qualcuna che non era nel documento
augusteo?

L'unico modo di rispondere a queste domande è
l'esaminare quanta probabilità abbia ognuna delle
colonie pliniane, perchè si ammetta che essa fosse
compresa nella Discriptio totius Italiae di Augusto
ed appartenesse alle 28 città di cui andiamo in
cerca.

Ecco pertanto il catalogo Pliniano, nell'ordine
delle regioni tenuto non già da Augusto, bensì da
Plinio. N. H. Ili § 49 sqq.

Regio IX, Liguria, § 49 8 DERTONA colonia. „

Regio VII, Etruria, § 50 8 colonia LVCA a mari
recedens propriorque PISIS „ § 51 " COSA Vulcen-
tium a populo romano deducta GRAVISCAE CA-

STRVM NOVVM PYRGI......intus coloniae

FALISCA Argis orta (ut auctor est Cato) quae
cognominatur Etruscorum, LVCVS FERONIAE,
RVSELLANA, SENIENSIS, SVTRINA. „

Regio I, Latium Campania, § 56 " in principio
est OSTIA colonia a Romano rege deducta „ § 57,

') V. p. os. Seeck in Rhein. Museum. voi. 37, p. 9 sqq.;
Mommsen in Hermes voi. XVII, p. 42 sqq.

" ANTIVM colonia ., § 59 " colonia MINTVRNAE
Liri amne divisa Glanicaapellata, SINVESSA estre-
mum in adiecto Latio quam quidam Sinope dixere
vocitatam ., § 61 " PVTEOLI colonia Dicaearchea
dicti „ §63 :' intus coloniae CAPVA ab. XL M pass,
a campo dieta, AQVINVM, SVESSA, VENAFRVM,
SORA, TEANVM SIDICINVM cognomine, NOLA. „

Regio II, Apulia Calabria, § 99, " sinu qui Ta-

rentinus appellatur......contributa eo maritima

colonia quae ibi fuerat (Tarentum) „ § 104 " Daunio-
rum praeter supra dieta (oppida) coloniae LVCE-
RIA, VENVSIA „ § 105 " Ceterum in secunda re-
gione Hirpinorum colonia una BENEVENTVM. „

Regio IV, Samnium, § 107 " Samnitium......

colonia BOVIANVM VETVS et alterum VNDE-
CVMANORVM. „

Regio V, Picenum, § 110 8 HADRIA colonia a
mari VI M. pass. „ § 111 " Castellum Firmanorum
et super id colonia ASCVLVM Piceni nobilissima
......colonia ANCONA. „

Regio VI, Umbria, § 118 :£ coloniae FANVM
FORTVNAE, PISAVRVM cum amne et intus
HISPELLVM, TVDER. „

Regio Vili, Cispadana, §115 8 ARIMINVM co-
lonia ......intus coloniae BONONIA (Felsina vo-

citatum, cum princeps Etruriae esset) BRIXIL-
LVM, MVTINA, PARMA, PLACENTIA. „

Regio XI, Transpadana, § 123, 8 coloniae ab Al-

pium radicibus AVGVSTA TAVRINORVM.....

dein SALASSORVM AVGVSTA PRAETORIA
iuxta geminas Alpium fores. .,

Regio X, Venetia e Histria, § 126 colonia CON-
CORDIA ......AQVILEIAM coloniam., § 127

8 colonia TERGESTE „ § 129 8 colonia POLA
quae nunc PIETAS IVLIA quondam a Colchis con-
dita „ § 130, 8 coloniae CREMONA, BRIXIA Ce-
nomanorum agro, Venetorum autem ATESTE. „

Io conto adunque quarantotto colonie oltre Cosa,
Graviscae, Castrum Novum e Pyrgi e Tarentum
e non già 45 come fa il Prof. Beloch; del che darò
a suo luogo la giustificazione.

1. DERTONA; C.I.L. V, p. 881 sqq. sotto i duo-
viri è detta lidia in un titolo urbano ; Orelli, 74.
Essa era posta a metà della via Iulia Augusta che
da Piacenza conduceva a Vada, una via di primo
ordine che metteva in comunicazione l'Italia con
la Gallia, fatta sternire da Augusto istesso che le
dette il nome nel 740/41 u. c. come lo provano
le pietre miliarie, v. C. I. L. V, p. 828, 953 sqq.
 
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