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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Pais, Ettore: Le colonie militari dedotte in Italia dai triumviri e da Augusto ed il catalogo delle colonie italiane di Plinio
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0058

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- 47 -

Castellana, menziona soltanto Augusto PATER ■
PATRIAE • ET ■ MVNICIP.

9. LVCVS FERONIAE ; COL • IVL ■ FELICI • LV-
COFER, Creili 4099. L'appellativo Felix aggiunto
a quello di Iulia l'hanno anche Beneventum e
Capua, sicuramente colonie augustee e lo ha
pure Suessa, forse anch'essa una delle 28. Fuori
d'Italia, fra tutte le colonie, sono dette Iuliae Felices
solo Berito ed Eliopoli della Siria, che sono due co-
lonie augustee, Sinope nella Bitinia e Germe nella
Galazia delle quali la prima fu dedotta da Cesare.*)
Poche ma preziose parole serbateci da Frontino;
de contr. agr. II, in Grom. I, p. 46 " ad lucum
Feroniae Augustinorum „ parrebbero essere un
altro argomento assai favorevole per accogliere
questa città fra le ventotto.

10-11. RVSELLAE e SENAE sono città quasi
destitute di titoli relativi alla loro costituzione
municipale, massime la prima. Sena pare sia quella
di cui vien fatta menzione da Tacito e che era co-
lonia ai tempi di Vespasiano.2) È vero che nella
tavola Peutingeriana viene chiamata Sena Iulia ;
ma questo solo e tardo documento non può indurci
ad enumerarla fra le 28. Tanto meno poi dovremo
esser proclivi ad accogliere fra esse Ruselle ; nè so
come a ciò abbia potuto decidersi il signor Hollaen-
der. Se Plinio le pone nel catalogo delle colonie, ciò
non esclude la possibihtà che queste, come altre
che egli nomina nel catalogo siano state dedotte
in tempi a lui più vicini.

12. SVTRIVM sotto i duoviri, v. Gruferò 428, 6,
481, 6, colonia lidia Coniuncta Gruter. 302, 1. È
probabilmente una delle 18 colonie triumvirali,
nulla v' è da aggiungere a quanto fu detto sopra
p. 38. n. 11.

13. OSTIA la più antica colonia romana conti-
nuò ad esser tale anche sotto l'impero, Wilmanns
n. 1720,1721,1733 ecc. sotto i duoviri (v. Wilmanns
indice) uno dei quali si dice prefetto di L. Cesare
figlio di Augusto, v. n. 1724. Per dir il vero man-
cano serie ragioni per considerarla colonia augu-

9 Per Berito v. C. I. L. Ili, n. 165; per Eliopoli ib.
p. 202; per Sinope ib. 239, 783; per Germe ib. 284, n. 285.

9 Di questo parere è anche il Mommsen, C. I. L. Ili,
p. 387. Il Forbiger, Handbuch d. alten Geographie von
Europa, 2 Aufl, non si sa decidere e riferisce il passo di

stea. Tuttavia non credo che si debba affatto tra-
scurare un luogo di Igino {de limit. constit. p. 177)
il quale, là dove parla delle colonie di Augusto
dice pure 0 illas quoque urbes quae deductae a

" regibus aut dictatoribus fuerant____dato iterum

" coloniae nomine numero civium ampliavit, (Au-
" gustus) quasdam et flnibus. „ Ora l'unica colo-
nia romana fondata al tempo dei re è Ostia. Ad
ogni modo è probabile che fosse pure divenuta
colonia militare.3)

14. ANTIVM, 3180, al pari di Ostia fu antica
colonia marittima che serbò tal grado durante l'im-
pero, v. Orelli n. 3180. Tac. Ann. XIV, 27 all'anno 60
p. C. parlando di Nerone dice: " veterani Tarentum
et Antium adscripti non tamen infrequentiae loco-
rum subvenere, dilapsis pluribus in provincias in
quibus stipendia expleverant „ cf. Svet. Ner. 9.
Non vi sono ragioni per dire Anzio una colonia
di Augusto, solo, dal passo di Tacito, possiamo con-
statare che al tempo di Nerone, essa era colonia
militare.

15. MINTVRNAE, C. I. L. X, p. 595 sqq. sotto
i duoviri. Mantenne sotto l'impero il titolo di colo-
nia che aveva al tempo repubblicano, v. ad es.
titolo n. 6006. Igino, de limit. constit. p. 178, dopo
aver parlato in generale sull'origine delle colo-
nie militari, dopo aver detto che Giulio Cesare
ed Augusto ne dedussero alquante aggiunge " ideo
multis regionibus antiquae mensurae actus in di-
versum novis limitibus inciditur nam tetrantum
veterum lapides adhuc parent. Sicut in Campania
finibus Minturnensium; quorum nova adsignatio
trans fluvium Lirem limitibus continetur etc. „
Dunque Minturne era una colonia militare. Ma il
Mommsen C. I. L. X, p. 595, ed il Beloch op. cit.
p. 10, deducono da quel passo che vi fosse stata
una assegnazione di terre per parte di Augusto.

A me invece non pare che da quel passo si possa
trarre questa conseguenza e l'impressione che ri-
cevo dalla lettura del lungo brano che precede è che
Igino abbia anche inteso parlare di una assegna-
zione dei suoi tempi. Il liber Col. p. 235 ha " Min-
turnas (sic) muro ducta colonia, deducta a Gaio

Tacito, Eist. 4, 45, tanto alla Senia della Dalmazia, p. 558,
quanto alla Sena dell'Etruria, p. 425.

a) Orelli, n. 4109, collegium veteranorum Augusti etc. non
ne viene però che esso, come vuole il Beloch, si riferisca
alla deduzione di Augusto.
 
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