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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Pais, Ettore: Le colonie militari dedotte in Italia dai triumviri e da Augusto ed il catalogo delle colonie italiane di Plinio
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0065

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- 54

xuì vcp' iavrov àno^xiad-ai doxmfft. Un fatterello con-
tato altrove da Plinio ') mostra che realmente Bo-
nonia era colonia Antoniana, e che ebbe poi con-
tatti, per quanto pare, favorevoli, con Augusto.
Ma la conferma principale alle parole di Dione sa-
rebbe il titolo seguente, C. I. L. XI, 720 -
Orelli, 3325, DlVVS • AVG • PARENS || DEDIT || c
caesar AVGVSTVS || GERMANICVS p.p. || REFECIT
et sq. titolo che si riferisce alle terme di Bologna.

Tuttavia non dobbiamo nasconderci un'obbie-
zione. Nerone dopo aver sposato Ottavia la figlia
di Claudio, tenne un' orazione in favore dei Bolo-
gnesi gravemente danneggiati dal fuoco.2) Ora Ne-
rone discendeva per parte di Antonia la maggiore
dal triumviro Marco Antonio, -1) ed anche Claudio
suo suocero, era un nepote del Triumviro del quale
mostrava di onorare la memoria.4) Si potrebbe
adunque sospettare che Nerone perorò la causa
dei Bolognesi perchè costoro erano nella clientela
degli Antonii; e che Augusto, benché detto parens
nella nostra inscrizione, pure non abbia nuova-
mente dedotta la colonia, tanto più che, come ab-
biamo veduto testé da Svetonio, egli perdonò ai
Bolognesi che da lui non furono cacciati d'Italia
come avvenne degli altri antoniani cui dette nuove
sedi a Filippi ed a Dirrachio. Ma questa supposi-
zione non mi pare possa reggere, poiché non è am-
missibile Ottavio potesse tollerare che in Italia
vi fosse una colonia la quale riconoscesse la sua
deduzione dal suo nemico M. Antonio. Inoltre se
Filippi, cóme vedemmo, era detta colonia Mia,5)
maggiormente doveva esserlo Bononia, ancorché
i veterani di Antonio vi siano stati lasciati. Se
Nerone parlò in favore dei Bolognesi, non è detto
che egli il facesse perchè discendente di M. An-
tonio. Egli era il genero dell'Imperatore, ed è na-
turale che una delle 28 colonie di Augusto avesse
il suo patrono in Nerone membro della famiglia
imperiale. Anche in Pisa in una colonia lidia ve-
demmo che il patrono era L. Cesare figlio di Au-
gusto. A me pare che il patronato di Nerone mo-
stri sempre più la veracità del passo di Dione,

i) Plin. N. H. XXXIII, 83. " Aurea statua.....in tem-

" pio Anaetidis posita dicitur.....direpta ea est Antoni

" Parthicis rebus, scitumque narratur veteranorum unius
" Bononiae hospitali divi Augusti cena, cum interrogatus
" esset, verumne esset eum qui primus violasset id numen
" oculis membrisque captum expirasse, respondit enim
" turn mamme Augustum e crure eius cenare, seque il-
•' lum esse, totumque sibi eensmn ex ea rapina. ,.

che spieghi meglio il Parens coloniae dell'inscri-
zione e che ci permetta collocare Bononia fra le 28.

40. BRIXILLVM. A guardare le cose a primo
aspetto si direbbe che è una delle colonie del ca-
talogo Augusteo se non delle 28. La lista delle
colonie della regione VIII è in perfetto ordine al-
fabetico da Bononia sino a Placentia. Ora l'ordine
alfabetico proviene non da Plinio, ma da Augusto.
Tuttavia pare che Plinio distaccasse le colonie
dall' ordine generale alfabetico, mano mano che le
discerneva ; °) se dunque Brixillum al suo tempo
fosse divenuta colonia, che v'è di strano che ar-
rivato a lei Plinio la distaccasse e la collocasse
fra quelle? Certo a darla come colonia augustea
ci vuole molta buona volontà. Del resto sulla
forma amministrativa di questo comune ci man-
cano notizie di qualche valore, sia negli scrittori
sia nelle inscrizioni.

41. PLACENTIA da colonia latina divenne mu-
nicipio per effetto della lex Iulia municipalis; al
tempo delle guerre civili dopo Filippi dovette pa-
gare delle somme ai soldati dei triumviri7) ma non
vien detto che vi venisse dedotta una colonia. In
due titoli dell'impero, C. I. L. V, 5847, pare che
sia detto municipium, sebbene vi compariscano i
duoviri,8) Al tempo di Plinio era di già colonia
come lo ricaviamo da Tacito, Hist. II, 19. Tutta-
via per dichiararla una delle 28, ed anche per dire
che facesse parte del catalogo augusteo, mancano
prove di qualsiasi genere.

42. MVTINA, C. I. L. XI, p. 148 sq. già colonia
civium romanorum, continuò ad esser tale anche
sotto l'impero, v. n. 838, L • FAIANO .... PATR •
COL; sotto i duoviri, n. 856. Mancano dati di
qualsiasi genere per attribuirla ad Augusto.

43. PARMA sotto i duoviri, v. n. 1064 (scheda
Bormann) fu già colonia civium dal tempo in cui
lo fu Mutina; sorta la guerra di Modena fu sac-

2) Suet. Nero 7. Tac. Ann. XII, 58.
a) Suet. Nero 4 sq.
») Suet. Glaudius 11.
») C. I. L. Ili, n. 386.

») Oehmichen, Plinianisch. Studien. Erlangen 1880, p. 53.
") Dio. Cass. XLVTQ, 10, 1.

8) Placentia par detta colonia da una lapide piacentina,
v. Henzen in Bull, dell' List. 1862, p. 34.
 
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