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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: I frontoni di un tempio tuscanico scoperti in Luni
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0116

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— 105 -

la sua carnagione rossa (minio) ; il chitone del Pe-
dagogo cinereo, l'himation pavonazzo, la barba
bianca (?); il chitone della Niobide inginocchiata
forse giallo.

8-9. Due Niobidi.

Un fr. a coi piedi di due Niobidi e tre altri fr.
staccati (6, c, d,) forse riferibili ai medesimi.

Il fr. a offre la base di un rilievo (largh. 0,23)
con un piede s. nudo frammentario addossato alle
dita d'un piede d. nudo. Il detto piede s. (cfr. le dita)
è un po' più grande del detto piede d. (largh. 0,07),
onde ci fu dato arguire a prima giunta che que-
sti due piedi spettassero a due figure insieme ag-
gruppate (?), una più grande (piede s.) e una più
piccola (piede d.), fatte per il lato d. del timpano.
Se i detti piedi fossero appartenuti a due figure
fatte per il lato s. del timpano, il piede d. appar-
tenuto alla figura in tal caso più vicina al centro
non si sarebbe fatto più piccolo di quello appar-
tenuto alla figura più lontana. E siccome, d'altra
parte, nel gruppo antecedentemente preso in esame
s'è trovato che alla s. del Pedagogo faceva se-
guito la figura di un Niobide, il quale scostandosi
da lui incrociava con la sua gamba s. la gamba d.,
crediamo che il piede s. di questo fr. a di pro-
porzioni decrescenti immediatamente dai piedi del
Niobide armato (primo Niobide) possa appartenere
al Niobide appunto collocato alla s. del Pedagogo
(secondo Niobide). Una volta poi ascritto al se-
condo Niobide (n. 8) il detto piede s. del fr. a,
l'altro piede resta proprio a un terzo Niobide (n. 9)
di età e di statura poco minore al secondo, il quale
ci immaginiamo collocato di seguito, più verso
l'estremità del timpano.

Al secondo Niobide (n. 8) potrebbero apparte-
nere: il fr. b esibente la spalla d. panneggiata di
una figura inchinata verso terra ; il fr. c esibente un
cespo di fogliami a cui sta attaccata una mano d.
Al terzo Niobide (n. 9) potrebbe appartenere il fr. d
esibente il petto nudo di una figura virile nuda, alla
cui spalla si attaccava la mano s. di una figura
che stava alla sua d. Non ingannandoci nell'at-

') Così pure sul citato vaso ruvese della coli. Jatta
(Stark, taf. II) il Niobide alla s. del Pedagogo andava ad
attaccarsi con la mano ad un tronco d'albero.

s) La clamide ora vedesi affibbiata sul petto ed ora
disciolta con la stessa varietà anche sul vaso Jatta.

tribuire il fr. b al terzo Niobide, la mano sulla
spalla sarebbe appartenuta al secondo Niobide, il
quale cadendo con la d. si sarebbe abbrancato ad
un cespo (fr. c) ') e con l'altra mano ben si sa-
rebbe appoggiato alla spalla s. del vicino fratello.
Le proporzioni delle due mani non sono invero
eguali, ma la mano s. più piccola è pur trattata
con trascuratezza, rimanendo sulla spalla- fuori
della visuale dello spettatore.

In ogni caso nò l'uno nè l'altro dei Niobidi cui
si riferiscono i fr. b e d avevano la clamide af-
fibbiata sul petto come accade di vederla nel Nio-
bide n. 5 ; essi per contrario la portavano disciolta
e cascante in vario modo. -)

10. Altro Niobide

Quattro fr. congiungibili (a, b, c, d) e due stac-
cati (e, f).

I fr. congiungibili offrono : la gamba d., il brac-
cio con parte della coscia s. (fr. a, b, c), e il torso
(fr. d) di una figura virile clamidata, due terzi il
vero, la quale stava in piedi sulla gamba d. curva,
inchinando il corpo ad angolo retto sulla detta
gamba, e così contorcendosi da voltare la spalla e
il fianco s. allo spettatore. Il fr. e offre, come pare,
il suo braccio d. piegato ad angolo ottuso sul di-
nanzi, e il fr. f, forse il suo piede s. (largii. 0,075,
lungh. 0,175) piantato in terra orizzontalmente.

II torso con la clamide affibbiata sul petto, spor-
gendo tutto in fuori libero dal fondo del rilievo,3)
era assicurato al timpano con due chiodi, i quali,
passando uno per un foro praticato sotto l'ascella
e l'altro per un foro sulla clavicola s., attraversa-
vano il busto convergendo al dorso in una larga
apertura fatta per poterli conficcare nel timpano
al centro di gravità della figura. Il pezzo di omero d.
congiunto al torso è abbassato, e mostra di aver
potuto attaccare col braccio esibitoci dal fr e; l'omo-
plata indica che anche il braccio s. stava ripiegato
verso terra; e l'obliquità dei muscoli sterno-cleido-
mastoidei mostra che la testa era girata a s. in
opposizione col movimento della figura. La coscia s.
attaccandosi al fondo del rilievo più in basso e fa-

») Perchè il fondo non gravasse troppo la figura è ta-
gliato a giorno fra lo gambe della medesima. Attaccato
fortemente ai glutei, continua sotto la gamba s. curva,
facendo parete con essa fino a raggiungere la base spes-
sa 0,035, larga, dove ò il piede d., 0,29.

Museo italiano di antichità classica.

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