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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: I frontoni di un tempio tuscanico scoperti in Luni
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0119

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del tempio e con quale figura si trovasse aggrup-
pato. ') Che fosse aggruppato si rileva dalle at-
taccature della gamba d., la quale si congiungeva
immediatamente col nudo o col panneggiato di
un'altra figura. Forse era aggruppato, con la fi-
gura che ora veniamo a descrivere.

La carnagione era un poco più scura di quella
del Mobide a cavallo ; la clamide forse bianca, i
calzari cinerei (?).

13. Gruppo dei due fratelli

Due fr. congiungibili offrono il torso (fr. a) e il
braccio d. (fr. b) di un uomo quasi al vero 5) con
la clamide affibbiata sul petto, il quale, piegando
la testa a s. (cfr. la torsione dei muscoli del collo)
ed il corpo a d., s'inchinava in avanti per soste-
nere con ambe le braccia (cfr. il braccio d. fr. b
e la parte dell'omero attaccata al torso); qualche
persona (Niobide) con lui aggruppata, E la persona
con lui aggruppantesi clava al torso medesimo la
solidità necessaria affinchè potesse stare sporgente
dal fondo circa 0,45 senza bisogno dei chiodi, con cui
era assicurato al timpano il corrispondente torso
del quarto Mobide (n. 10). Il gruppo cui appar-
tiene questo torso dovea presentare una strettis-
sima analogia col cosidetto gruppo elei due fratelli
(Niobidi) trovato in due repliche nella Crimea,3)
ripetuto anche nel sarcofago di Monaco (Stark,
taf. IV), nel sarcofago etrusco di Toscaneria (Stark,
taf. IX, 2) e nel vaso ruvese più volte citato
(Stark, taf. II). In queste tre ultime rappresentanze
il movimento del gruppo è invertito, secondo il so-
lito ; ma nel gruppo di Crimea il torso clamidato
della figura in piedi sorreggente quella caduta cor-
risponde siffattamente col nostro che non possiamo
credere di esser lungi dal vero riputandoli cleri-
vati da un comune prototipo attico.

Il gruppo dei due fratelli, che nel vaso ruvese

') Questo Niobide può paragonarsi anche col Mobide
sostenuto dalla nutrice nel sarcofago lateranese.

2) Non potendo dare le misure esatte di questo torso,
troppo danneggiato, notiamo che appartiene ad una figura
di proporzioni intermedie fra il Niobide armato e l'Apollo.

3) Scavi del Monte Mitridate; due gruppi di terracotta
destinati alla decorazione di due sarcofagi di legno, v. Ste-
phani, Compte-Rendu, 1868, p. 64, taf. II, 4.

4) Secondo la comune tradizione letteraria dei tragici
Annone non assistette alla strage dei Niobidi. In Ovidio
(Met, VI, 271 sq.) egli si suicida in casa alla notizia della
morte dei figliuoli; tradizione la quale io metto in corrispon-
denza con quella di Pausania, IX, 5, 9. In Apollodoro, III,
5, 6, si parla di un Annone Niobide salvatosi; ma poi si

si vede messo in diretto riscontro col gruppo del
Pedagogo, nel frontone di Luni doveva fare in-
vece riscontro col gruppo della Niobe esattamente
come nei sarcofagi, stando però a s. della compo-
sizione come nel sarcofago di Toscanella, non a d.
come nel sarcofago "di Monaco. Ciò che fissa il
posto di questo nostro gruppo nella composizione,
è la sua stretta uniformità col gruppo della Niobe
(n. 3-4) e la direzione della .testa, la quale, girata
violentemente a s. dovea guardare verso il centro
per vedere donde venivano e dove si dirigevano le
frecce d'Apollo. Una volta poi fissata la posizione
del detto gruppo a s. del timpano, resta tanto più
probabile che il gruppo della Niobe occupasse la d.
giusta abbiamo supposto (v. sopra). Tutto contem-
plato, se nel torso in parola non dovessimo ricono-
scere il maggior figlio dellaNiobe aggruppantesi con
uno de'suoi minori fratelli (Niobide n. 12 ?), ad altri
non potremmo pensare, per ispiegarlo, se non ad
Annone, il padre, il quale in tre sarcofagi tro-
viamo similmente aggruppato con un figlio e del
pari contrapposto al gruppo della madre. *)

14. Una Niobide in abito di corsa

Due fr. a, b staccati; il fr. a offre il petto di
una figura muliebre due terzi il vero (distanza dei
capezzoli 0,15) vestita del chitone gxigtóc, con
l'himation ritorto ad armacollo e raccoglientesi in
cintura sul fianco s. ; il fr. b offre una coscia d.
femminile di proporzioni corrispondenti col fr. a,
mossa in passo di corsa e coperta per metà dal
chitone g%igzóc.

Il vestito di questa figura muliebre può para-
gonarsi da un lato con quello dato al Bacco te-
beino in una terracotta Campana (II, tav. XXXI),
e, dall'altro lato con quello dell'Artemis di Ver-
sailles (Wieseler, D. el, ei. K. 3a ed. taf. XV,
n. 157 ecc.). È un vestito pertanto, il quale senza

congiunge la morte di Annone re di Tebe con quella di
Zeto suo fratello, probabilmente in rapporto con la tradi-
zione seguita da Igino (Fai). 11), il quale lo fa morire in
un attacco (per vendetta? col fratello?) contro il tempio di
Apolline. Conseguentemente bene stava che la tradizione
artistica non tenesse conto di Aimone nelle rappresen-
tanze della strage dei Niobidi. È vero che noi lo incon-
triamo nella composizione lateranese e simili (sarcofago
Borghese e sarcofago Wiltonhouse), ma non credo impro-
babile chetivi il gruppo di Annone derivi da una falsa in-
terpretazione del gruppo dei due fratelli" fattasi per opera
di un artefice etrusco o romano. Sul sarcofago di Tosca-
mila il berretto frigio regale e i calzari dati al Niobide
che sostiene il fratello, potrebbero già far pensare ad un re.
 
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