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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: Dattilioteca lunese
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0142

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DATTILIOTECA LUNESE

Diamo questo nome abbreviato al catalogo di
una collezione di gemme e preziosi fatta dal
march. Angelo Remedi di Sarzana con tutti i ci-
meli antichi ch'egli e suo fratello Francesco po-
terono raccogliere in cinquant'anni di cure dal-
l'agro lunese. Il più importante nucleo di questa
collezione venne formato con le gemme uscite da-
gli scavi sistematici che il march. Angelo Remedi
praticò nel foro di Luni negli anni 1837-1859; indi
la collezione venne' continuamente ampliata con
aggiunte sporadiche di pietre, paste e preziosi di
ben sicura provenienza lunese. Nella Nota che il
Remedi mandò al Promis per la seconda ristampa
della di lui opera: Storia di Luni ecc. (Massa 1857,
p. 135 sqq.), fra gli oggetti di maggior pregio
rinvenuti negli scavi degli anni 1837-56 sono men-
tovati quelli che noi abbiamo catalogato sotto i
n. 181, 175, 176, 190, e, con essi, " molte pre-
ziose pietre, „ le quali non c' è dato di identificare
coi numeri del nostro catalogo, non essendo par-
ticolarmente descritte. Il march. Angelo Remedi,
autore di questa Nota, a p. 136 sq., segnala anche
due armille d'oro che non abbiamo trovate in col-
lezione, e quattro aurei anelli ornati di pietre in-
cise, forse identificabili coi n. 115, 151, 153, 158;
in fondo poi (p. 137 sq.), fra gli oggetti più note-
voli rinvenuti anteriormente dal fratello Francesco,
egli indica : a) " due paia di orecchini di finissimo
lavoro romano „ ; b) " un anello d'oro avente nel
castone uno stupendo cammeo rappresentante una
vezzosa cagnolina coricata su le gambe anteriori „ ;
e) " una medaglia d'oro su cui sta impressa una
mezza luna dalla quale pende il simbolo dell'abbon-

danza. „ Gli orecchini (a) potrebbero essere quelli
che noi abbiamo descritti sotto i n. 173, 174 (?) ;
l'anello col cammeo (b) non sappiamo dove sia an-
dato a finire ; la medaglia d'oro (c) è senza dubbio
quella coi simboli delle divinità omonime di Luni
catalogata sotto il n. 180. Nella Relazione degli
Scavi fatti in Luni nell'autunno 1858-59, dallo stesso
marchese Angelo Remedi pubblicata in Sarzana
nel 1860, troviamo descritti in modo da potersi
identificare: apag. 5 sq., i n. Ili, 182, 186,112, 73,
18, 134, 99, 207(?), 192, 193, 2234; a pag. 16 sq.,
i n. 165, 187, 94, 145, 140, 154, 196, 242, 161. I
preziosi descritti a pag. 5 sq. di'detta Relazione ap-
partengono agli scavi del 1858, quelli descritti a
pag. 16 sq. agli scavi del 1859. L'anello in oro
con onice incisa di un uccellino, di cui si fa pa-
rola a pag. 16, e la piccola sfinge d'argento citata
a pag. 6, non facevano più parte della collezione,
quando, nel decembre dell'anno 1882, io ne stesi
per la prima volta il catalogo.

Agli studiosi della gliptica antica e ai futuri sto-
riografi di Luni non isfuggirà l'importanza speciale
della collezione che pubblichiamo : imperocché quelli
hanno qui finalmente una serie d'intagli belli e no-
tevoli di provenienza certa e di antichità incontesta-
bile sulla quale basare delle ricerche originali sulla
tecnica degli antichi intagliatori di pietre dure ; e
questi potranno dallo studio dei soggetti rappre-
sentati in una cotal collezione locale trarre argo-
mento a non poche osservazioni relative all'inclina-
zione religiosa, alla superstizione, e al gusto degli
antichi cittadini di Luni. Per gli uni abbiamo cer-
cato di essere quanto più si poteva esatti nella
 
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