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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Comparetti, Domenico: Iscrizione Cretese scoperta in Venezia
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0161

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- 150 -

tre vedo in questa nominate anche divinità ben
minori quali p. es. le Nimfe. Da questo mi pare
si debba inferire che queir iv èxatiqa nóXsi sia
intieramente dovuto a Ch. e che l'originale, pro-
babilmente unico, dovesse essere esposto nel tem-
pio di Athena sia in Kriosos stessa, e in tal caso
si potrebbe supplire tàv óè \tìvvd-rtxav tavtav iv
Twi] o in un' altra città : in tal caso il supplemento
potrebbe essere tàv óè [avv&rjxav iv .... iv tcòi] ;
ma il primo mi pare più probabile.

1. 51-72. Tutta questa parte relativa ai confini
è riferita dal Ch. in maiuscole secondo la lezione
del foglio veneto e senza nulla di suo. Il B. ha
cercato di cavare una lezione da quel documento.
Supplementi, correzioni e modificazioni sono im-
possibili in materia così completamente ignota
qual'è questa. Io mi limito dunque a riferire i
supplementi secondo ilfoglio veneto trascritto daB.;
le parti superstiti però ci mostrano quanto esso
sia errato e quali e quanti errori si debbano te-
mere nelle parti per cui esso è l'unica nostra ri-
sorsa. Ecco il confronto:

1. 51. nóXswg-à^i nota^iòv tòv____xcà ini t. '£etc.

probabilmente errata. 52, 'YnnàyQuv, Biyxaaov ;
53 nsQia/xnitt'i e così sempre, à taivia nciQ àti-
qw - tovtco tcò ; 54 il contenuto di questa riga e
parte della seguente non si trova in Ch. ma solo
Tuìg 'EqsiTtimvag fiè'ifoog che non so dove collocare,
56 diàXa^ov, corr. da B. ; poi daccapo à^initiS, ini tò
àvtoov, erronea ripetizione ; 57 non c' è segno di la-
cuna, ma lo spazio lo vuole ; poi ^Tra^w ; 58 TOKA-
T ANOTI AIONK Al ENTI ; b*èxrjg tàv inàvw fianav
ha un'altra epigrafe cretese C. 42, A. 24. xrjg
ròv cPoi'vona xì'jg tàv 'YnncuJi'av xijg; 60 'Axifiiv;
forse 'Axitai]ov? — 'iaXxitag, la restituzione xoXwvòv
è di B. il testo ha 1. 60-61 KOAONAAftPIZI-
KH^TANYMNHTAAAAKHSSnPOSAN; non
c'è posto per tanto; forse solamente xiqg tàv
2a>Q[a(tccv? pare ci sia stato un trasporto di let-
tere con ripetizioni e confusioni strane, poiché in
quel che segue manca iXàcpco ; 62 'AQxsdqósvta -
JcoQrjiav - KvQtÓQcil-ov ; 63 2vvovi'av 63-64 ANA-
<T2PPEIE2!T£22! - dijiàXXctv; 65 xrjg JavinaGov
ripetuto poi di nuovo dopo ateyàvca ove lo spa-

zio noi comporta; poi ig; 66 dopo n., ig tàv
XCnvav, che qui non c' è ; lascio ina&évta, checche
sia, come l'ha lasciato B.; 67 óià qà%iv; 68 KAN-
TIONPOON correggo questa impossibile lezione
(B. Kàvtwv qóov) secondo l'altra epigrafe cretese
C. 42, A 21; 69 noti 'OXovticog. 70 UXv\iòv àv
gà%iv. Probabilmente in quelle lettere fìSTft-
AEPE^GHNaTn si cela ig tò iaqòv Zrtvò[g ai]
té xtX.; 69-70 4>IE2TANAftPEAN .... EXON-
TE2; non c'è però lacuna nel testo. 72 'Aq%s-

Xàqxav.

Continua poi il testo di Ch. in lettere minu-
scole con le seguenti parole che non sono nel no-
stro marmo e sono probabilmente un'aggiunta
di Ch. : Ofxwtìui toìg Aatiwg toìg 'OXovtioig xcà tmg
'OXovvicog toìg Aatioig tòv vnoy£yocc[.i}iivov ooxov.

1. 74 xcà tòv 'AnóXXmva tòv Jlvtiov manca in Ch.;
Ilvtiov come in C. 40, 6, e 45 B 14.

1. 76 BqitòfxaQtiv Ch. ; il n è chiarissimo ; cfr.
anche sopra 1. 43. Forse è questa la propria le-
zione nell' iscrizione di Dreros ove il Dethier legge
BPITOMAPriN (Sitzb. d. Phil.-hist. CI. ci Wien.
Akad. XXX p. 444) - aiwg, così Ch. ma non ci
credo all'uso cretese di questo dorismo spartano.
Abbiamo sempre Mvog non aivog nel testo super-
stite. Il Selden riferisce il testo del foglio veneto
che in questo luogo ha AAAOSinX; pare sia
omesso O e debba leggersi àXXog [S-]icóg se pure
non si deve anche correggere &iòg.

1. 80. tcóg Ch. - xcà ov Ch. ; per giustificare quel
xcà B. ha creduto doverlo far precedere da noXs-
lirfim ànò %u>Qc<g, ma ciò non permette lo spazio.
Ho piuttosto eliminato il xcà come una delle va-
rie ripetizioni o aggiunte, o spostamenti di cui
era ricco il foglio veneto.

1. 81. èv toìg tìvyxeifievotg oQxoig Ch. - óiòwcta
Ch. ; la correzione è di B.

1. 82. Gvr&só/.(,s&a, Ch. da B. corretto avvs&i-
(.le&a II nostro marmo ci dà la vera lezione che
è pur quella di un'altra epigrafe cretese C. 40, 11.

- eVOQXSOVtl - Ì(fOQXÌOVtl Ch.

1. 83. 'OXovti'mv Ch. — Poi segue in Ch. il te-
sto cieli' aggiunta di cui ho parlato nella intro-
duzione.

D. Compabetti.
 
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