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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Comparetti, Domenico: Su di una iscrizione di Alicarnasso
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0162

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SU DI UNA ISCRIZIONE DI ALICARNASSO0

Nei suoi studi sulla storia dell'alfabeto greco il
prof. Kirchhoff ha preso per suo punto di partenza
una iscrizione di Alicarnasso che fu studiata prima
e dopo di lui da più altri dotti, cominciando dal
sig. Newton che la pubblicò per primo fino al
sig. Rùhl che, non è molto, diede in luce un lavoro
su quella iscrizione nel Philologus.-) L'eclifizio di
congetture costruito dal K. intorno ai fatti storici
coi quali l'iscrizione gli parve collegarsi e quindi
anche intorno alla data della medesima, è invero
ben poco solido ; a rovesciarlo bastava assai meno
delle obbiezioni del sig. Rùhl. La principal ragione
di debolezza così dell'opinione espressa dal K. come
di quella degli altri dotti, compreso il Rùhl, sta in
questo che niuno di essi si è occupato di fissare
anzitutto in modo completo e sicuro la lezione
dell'epigrafe; qualche lacuna, pur piccola, hanno
tutti lasciata in luoghi assai importanti ed anche
tutti hanno lasciato correre qualche restituzione
impossibile. È chiaro agli occhi miei che qualunque
interpretazione di un testo oscuro lasciato in con-
dizioni tali deve necessariamente mancare eli so-
lidità. Io adunque ho cominciato dall'occuparmi
di leggere correttamente e completamente l'iscri-
zione per poi procedere con più sicuro fondamento
alla interpretazione della medesima. Colla scorta
delle indicazioni raccolte e completate ultimamente

») Fu scritta questa memoria nel 1881 pei Mélanges da
consecrarsi alla memoria di Carlo Graux. La riproduco
in questo Museo collo stesso intento e con qualche mo-
dificazione.

2) L'iscrizione trovasi oggi nel British Museum. Gli
scritti principali relativi ad essa sono i seguenti: Newton,
History of discoveries ecc. tav. LXXXV, pag. 23 sg., 671 sg.;
Transactions of the royal society of literature, IX, (1870),
p. 183 sgg.; Sauppe, Nachrichten von d. k. Gesellsch. d.
Wiss. zìi Gottingen, 1863, p. 303 sgg. Kirchhoff, Studien
z. Gesch. d. Gr. Alph. p. 4 sgg. Iurgens, De rebus Halicar-
nassensium, p. 23 sgg.; Bauer, Herodots Biographie nelle

dal Rùhl e da me verificate sul marmo originale
nel Museo britannico son riuscito a stabilire la
lezione seguente che segno con esatta osservanza
della grafia originale, solo aggiungendovi gli ac-
centi quali dovrebbero essere secondo l'ortografia
ordinaria.8)

Tuós 6 o[v]XXo[yo]q è^oX[s]vdaz[o
6 AXixaQvav[su}]v^xcà 2aX(Hxxi-
t]s'(ov xaì Avy\da\ug iv Ttj isQìj
ccyoQfj (irjvò[g cE]Q/.iatmvog ttsii-
5. Tttrj ufvafiév[o i]7tì At'ovrog ttqv-
rav[sv]ovTo[g t]ò Oaxàxiog xa-
ì] 2cco[vG<?m]XX[o t]ò Oeixiu'Xco vs[(ù-
7t\oi[sv vò]g fi[vrj]fiov«g. in) naqla-
dido[Gd-cci] fj,>][vs] yfjv iiì^te oìx[C-

10. a Toìg {ivrj[i[o<x]iv ini AnoXw-
vìósw rò Av[yód]iiiog fivrjiiovs-
vovxog xaì [IIav]aiivco %ò Katifiw-
XXiog xaì 2[aXtu}axiTS(ov fivrj-
/.lovsvóvTcolv Ms]yc(§dre(t) xò A-

15. (pvàaiog xaì [Oo\q{.iC(avog xò H\a-
vvàxiog. r]v S[s xi]g •d-éXr] óixd£[s
6$cci 7VSQÌ yiyfg rj] olxCcov emxaX[si

Sitzungsber. d. Wien. Akad. LXXXIX (1878) p. 404 sgg.
ROM, Herodotisches, in Philologus, XLI (1881) p. 54 sgg.

3) Pensare a psilosi pel dialetto di questa iscrizione non
si può. Sui fatti ari o, xcaaneg, xca ónsg veggasi G. Meyer,
Herr Prof, von Wilamowitz-MoUendorf und die Griechi-
schen Dialekte, p. 10 sg. Sono fatti puramente grafici, come
anche o=OY, E = EI. In questa iscrizione l'ortografia è
incostante per quest'ultimo caso e troviamo ivea ed sumk.
In un'altra iscrizione della stessa città, che rammente-
remo nel testo, si trova similmente rò eroi. E del resto
anche qui mentre abbiamo xaraneq e xar òtisq abbiamo poi-
xd&o&ov.
 
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