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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Vitelli, Girolamo: Spicilegio florentino, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0174

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- 163 -

stichi s'identificherebbe col numero de'versi;1) ma
credo che anche queste poche osservazioni val-
gano a darci il diritto di metterla in dubbio.

Ora nel codice Laurenziano dei tragici abbia-
mo, come è noto, indicazioni sticometriche per le
sette tragedie di Sofocle, indicazioni che non cor-
rispondono nè al numero dei versi in cui le trage-
die sono divise nel codice stesso,s) nè al numero
dei versi in cui si può supporle anticamente di-
vise. Quando per l'Aiace troviamo ,a^d' (1044)
come numero degli stichi, non c'è divisione di
versi possibile che valga a mettere in regola la
cosa, poiché soltanto di trimetri, pei quali non può
esservi incertezza di divisioni, abbiamo neh'Aiace
un numero maggiore (1078) del preteso numero
totale di versi. E così egualmente nell'Elettra
e nell'Edipo Re: cf. Ritschl, Opusc. Philol. I
p. 174 sq. Ho avuto dunque qualche ragione per
mettere a dura prova la pazienza di una quindi-
cina di giovani filologi, invitandoli a contare le
lettere dell'Aiace, dell'Elettra e dei due E dipi. Dei
loro calcoli fatti con molta esattezza (ma natu-
ralmente non tali da escludere piccoli ed insignifi-
canti errori), mi sono quindi servito per calcolare
l'estensione della parte dialogica delle rimanenti
tre tragedie,3) della parte lirica delle quali mi è
toccato contare addirittura le lettere. La seguente
tabella comunica i resultati ottenuti.



Numero
dei versi

Somma
in lettere

Sticometria
del

Laurenziano

Stico
in lettere

Aiace ....

1420

38,254

pud'

36,64

Elettra . . .

1510

41,000

M

39,43

Edipo Ee . .

1530

43,100

,«r

40.67

Antigone . .

1353

36,189



31,55

Edipo a Col.

1779

48,055

,«xx

31,40

Trachinie . .

1280

35,533

pax'

29,12

Filotteto . .

1471

40,444

,avs'

28,79

La prima tragedia da noi sottoposta a siffatto
esame fu l'Aiace, e il resultato fu tale da inco-
raggiare a ripetere il non divertente esercizio per
le altre sei. Ma i fatti non corrisposero all'aspet-
tativa, e la tabella che abbiamo data riesce utile
forse solo in questo, che risparmia ad altri un
calcolo faticosissimo e dimostra come, anche a
base della sticometria normale della prosa e della
poesia epica, i numeri del Laurenziano non pos-
sono essere che corrotti. Naturalmente non è dif-
ficile con correzioni tutte più o meno verisimili
ottenere per tutte le tragedie uno stico normale
di 35-36 lettere : ma che valore potremo attribuire
a.correzioni siffatte, quando con correzioni presso
a poco egualmente facili o difficili si potrebbe ot-
tenere stichi di qualsivoglia dimensione ? Solo vo-
gliamo notare che la nullità del resultato non ba-
sta per nulla ad eliminare i dubbii più sopra esposti,
e sarei ben lieto di avere offerto a qualcuno occa-
sione di spiegare come potesse aver valore commer-
ciale la sticometria della poesia drammatica. Che
i numeri del Laurenziano sieno corrotti non deve
del resto far meraviglia ; dovrebbe far meraviglia il
contrario. Rammentiamoci che essi saranno stati
scritti originariamente nell'antico sistema attico
di numerazione, che in quel sistema gli errori di
centinaia sono quasi inevitabili, che nel passaggio
alla numerazione solita dovettero dar luogo acl er-
rori senza fine le cifre (ti, FIj h, a; che final-
mente le cifre stesse della nuova numerazione non
saranno rimaste inalterate passando da codice a
codice. Ripeto, non può aver valore una restitu-
zione tentata sopra così incerte basi, ma solo per
dare una idea delle trasformazioni a cui le cifre
poterono andar soggette, ecco uno specchietto
delle correzioni necessarie per avere uno stico
normale.

lettere (in realtà 48,055), l'Elettra (1510 versi) 41,500 (in
realtà 41,000), l'Edipo Eo (1530 versi) 42000 (in realtà più
di 43,100) etc. L'Antigone stessa (1353 versi), in cui ri-
spetto alle altro tragedie è grandissima la differenza di
proporzione fra la parte dialogica e la parte lirica (per es.
mentre nel Filottete l'estensione in lettere della parte li-
rica sta a quella del dialogo come 17 a 83, nell'Antigone
sta invece come 26 a 74), l'Antigono, io dico, non darà
neppure essa differenza troppo pronunziata: si aspette-
rebbe una somma di 37,200 lettere e se ne trova in realtà
una di circa 36200. - Ma sarebbe, mi pare, assurdo im-
maginare un metodo sticometrico per la tragedia diverso
da quello adoperato per la commedia: sicché anche le

sproporzioni di estensione fra tragedie e commedie di
non molto disuguale numero di versi basta a dar fonda-
mento ai nostri dubbii.

1) Graux p. 97 : 'Pour les ouvrages poétiques on comptait
autant de lignes que de vers. ' Cf. Marquardt 1. c. p. 790.

2) Per es. l'Aiace occupa 1419 righi del codice, l'Elet-
tra 1521, l'Edipo Ee 1527 e l'Edipo a Colono 1835. Si am-
metta anche qualche piccolo errore in questo conto, la
sproporzione con le cifre sticometriche è evidente.

3) 518 trimetri dell'Aiace mi hanno dato in media 30,12
lettere per trimetro; 399 dell'Edipo a Colono mi hanno
dato 30,09. Io quindi per Filotteto, Trachinie e Antigone
calcolo il trimetro a 30,10 lettere.
 
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