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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Vitelli, Girolamo: Spicilegio florentino, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0175

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- 164 -



Somma degli stichi



Somma degli stichi



Stico







resultante



secondo il Laurenziano



corretta



dalla correzione



jupf = XAAAAIIII







36,64



jeep' = XAAAA

aQfi

=XHAAAA



35,37



jxg = XF1A



= XHRAAAAfUI



36,00



juqh£ = XHAAAAnil

X

= xnii



36,00

Edipo a Colono.........

Mi' = XrRHAAA

arX

=XHHHAAA



35,37

Trachinio............

pus* = XHHAA

v>o'

= RHHHHF1AA



36,64

Filotteto.............

ave = XHHHHfl

JUQXS

= XHAAfl



36,00

Di queste correzioni le più improbabili si rife- Sicché, ripeto ancora una volta, con quale diritto

riscono all'Edipo Re e all'Antigone. Forse, nel caso possiamo noi permetterci siffatte correzioni? Con

che si arrivasse a guadagnare basi sicure per prò- correzioni forse anche meno violente noi potremmo

cedere a correzioni, sarebbe preferibile supporre anche ridurre le cifre a rappresentare quel qualsi-

scambiati i nomi delle tragedie: allora l'Edipo Re voglia numero di versi in cui possiamo supporre

coi 1147 stichi dell'Antigone darebbe uno stico di fosse anticamente ciascun dramma diviso; e dac-

circa 37,5 lettere, e l'Antigono con 1007 stichi capo con correzione forse anche esse meno violente

(perchè una mutazione di tag in non spaventa potremo ridurre le cifre in modo da ottenere uno

certo nessuno) darebbe, come abbiamo vist o, uno stico di 28-32 lettere, e immaginare che per il dramma

stico di 36 lettere. non più l'esametro, ma il trimetro giambico fosse

A queste indicazioni, già da gran tempo note, l'unità di misura. In tali condizioni non c'è da

del Laurenziano, l'unica sticometria drammatica sperare che su nuove indicazioni sticometriche,

che posso aggiungere occorre nel codice Ambros. quantunque non ci sarà neppure da meravigliarsi

L. 39 sup., dove (f. 24v) alla fine dell'Ecuba di Eu- se le speranze si troveranno deluse. Nella prosa,

ripide è annotato in rosso: pei copisti medievali, la sticometria era un enigma,

, . , , , e quindi essi copiavano più o meno fedelmente

ouov axiyoi ct(fXy. „ ,

quello che trovavano: nella poesia era naturale

Nella volgata il numero dei versi è 1295 (Her- che essi volessero intendervi di più, e cercassero

mann 1264, Kirchhoff e Nauck 1273 etc); nel di ridurre i numeri della tradizione a quelli dei

codice, come so dall'amico F. Novati, 1217. Ec- versi. Che si possa quindi per la poesia guada-

coci dunque presso a poco nel caso delle Trachi- gnare un dato certo da indicazioni che potrebbero

nie di Sofocle. Ora ammettendo per l'Ecuba una poi essere anche di epoca recentissima, e tale mi

somma totale di 35,000 (e certo con questa cifra figuro sia quella comunicata or ora dal codice

non siamo molto lontani dal vero), avremmo uno Ambrosiano ; che si possa un tempo fare per la

stico di circa 28,80 ; e assoggettando la cifra tra- poesia quello che il Graux ha fatto per la prosa,

dizionale aaXy ad una correzione analoga a quella è cosa di cui dubito molto, quantunque in questo

adoperata per le Trachinie, mutandola cioè in v>Xy, io non desideri di meglio che di essere smentito.

otterremo uno stico normale di 37,5 lettere. Ep- In conclusione, dunque, non propongo che una

pure Yófiov non avrebbe senso, se per tixiyoi si ànoqCa: altri, mi auguro, saprà darne una Xvaig

dovesse intendere altra cosa che versi! soddisfacente.
 
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